Premettendo che quanto andremo ad analizzare non deriva in alcun modo dagli ultimi incrementi di traffico nè da fanatiche idee per le quali vogliamo che Malpensa diventi un mega aeroporto in termini di strutture, ma poco trafficato in termini di passeggeri e voli. Sappiamo tutti benissimo che i due attuali terminal permettono a Malpensa di gestire una quota di passeggeri compresa tra i 40 e i 45 milioni di passeggeri annui e anche che tutt'ora siamo ben lontani da quelle cifre.
Una delle strutture inclusa nel Masterplan riguardava la costruzione di un satellite tra le due piste (per un'area utilizzabile di circa 700metri in larghezza), collegato con people mover da una linea sotterranea al terminal 1. Il satellite interpista, dipendente dal terminal principale, avrebbe aumentato le zone di imbarco, con relativo aumento dei pontili mobili, e di attesa per i passeggeri.
Il progetto è stato elaborato quando Malpensa gestiva ancora elevate quantita di traffico e soprattutto quando la previsione era di continuare a crescere con ritmi compresi dal +5 e il 10% ogni anno.
Ora siamo fermi a 18 milioni di passeggeri annuì, probabilmente arriveremo a 19 quest'anno, ma pur sempre abbondantemente sotto il limite della saturazione.
Siamo quindi d'accordo che, ora come ora, non è necessario avere il satellite interpista già domani mattina e che non ha nessuna utilità dal punto di vista di aumenti della capacità. Ma, riteniamo, preso atto del fatto che :
-In molti momenti della giornata i finger scarseggiano al terminal 1 (fascia mattutina e serale) e alcuni vettori LR sono costretti a sistemarsi momentaneamente ai remoti.
-La maggior parte dei vettori LR presenti a Malpensa garantiscono un'ottima qualità del servizio, che sarebbe sempre mantenuta tale con la garanzia di imbarcare sempre dai finger nonostante gli incrementi delle frequenze e i nuovi arrivi, che, speriamo, si materializzino presto.
-La necessità di poter garantire spazi di sviluppo di alto livello, in attesa di conoscere le prossime importanti mosse che si concretizzeranno nei cieli milanesi che, nella maggioranza dei casi, porteranno maggior traffico a Malpensa (nell'immediato pensiamo a Qatar e Meridiana, la cui strategia inevitabilmente verterà in gran parte su Malpensa), è un buon modo per prepararsi ancbe a sfide inattese molte delle quali (anche sconosciute), come detto prima, di prossimo sviluppo.
Sarebbe quindi auspicabile includere lo sviluppo di nuovi spazi, esclusivamente all'interno del sedime aeroportuale, nel Masterplan di Malpensa.
Ripetiamo che a nostro personale parere includere nuove aeree in un Masterplan che copre un arco temporale di circa 20 anni è una cosa giusta e previdente, iniziarne la costruzione immediatamente non è necessario.
Ricapitoliamo ora cosa prevedeva il progetto originario del satellite interpista:
-18 Finger per aeromobili con apertura alare compresa tra 24 e 36 metri; categoria C (Airbus A320 family, Boeing 737 family...)
-8 Finger per aeromobili con apertura alare compresa tra 36 e 52 metri; categoria D (Boeing 767, Boeing 757)
-2 Finger per aeromobili con apertura alare compresa tra 52 e 65 metri; categoria E (Airbus A330, Airbus A340, Boeing 787, Airbus A350, Boeing 777)
-2 Finger per aeromobili con apertura alare compresa tra 65 e 80 metri; categoria F (Airbus A380, Boeing 747, Boeing 777X)
-Piazzale esteso per parcheggi aeromobili di numero variabile, tra i 20 e i 25 per aeromobili di categoria C e 5 per aeromobili di categoria D
-Collegamento con people mover al terminal 1
-Satellite dipendente situato a Sud con 16 posteggi per aeromobili di categoria C e D.
-Percorso apposito per transiti
-Controllo passaporti
-Aree commerciali e ristorazione
Il Sarellite Nord invece, situato tra il terminal C e i 3 hangar, avrebbe invece 11 finger per poter accogliere 3 aerei di categoria C, 6 aerei di categoria D e 2 di categoria E. Si sviluppa su 4 livelli. Anche questo è stato eliminato dal Masterplan, come il resto tra l'altro.
Da segnalare anche il progetto per l'estensione del terminal 2, con un molo che si allunga nel piazzale antecedente il terminal. Questo forse è quello che tra tutti sarebbe il più legato a soddisfare un aumento di capacità, almeno nella visione attuale delle cose. Con o senza finger, il Molo permetterebbe di dare respiro al Terminal 2 che per buona parte dell'anno e in molti momenti della giornata soffre di mancanza di spazi, causando code, ingorghi e disagi ai passeggeri.
Se EasyJet continuerà a crescere fra qualche anno sarà sicuramente un progetto da rivedere e attuare.
Concludendo, speriamo che Sea perlomeno riveda questi progetti e ne attribuisca la giusta importanza. Ripetiamo infine che questi interventi di ampliamento strutturale, tutti interni al sedime dell'aeroporto, sono da considerare e da includere in un Masterplan (sicuramente non con attuazione immediata) per aumentare la qualità del servizio ai vettori e non esclusivamente la capacità, al giorno d'oggi già abbondante e più che sufficiente. Inoltre le nuove strutture servirebbero per prepararsi a un futuro incerto, che potrebbe rivelare numerose sorprese, in positivo si spera.
Ringraziamo Aeroporti Lombardi per le immagini, qui direttamente reperibili:
http://www.mxpairport.it/forum/viewtopic.php?t=7931
Ottimo il ricordare cosa Modiano ha deciso di cancellare con la spugna passando alla storia come il primo presidente che ha deciso di non avere alcun piano di sviluppo sul primo scalo del nord Italia.
RispondiEliminaSe si avesse ragionato come lui Bonomi avrebbe, saputo del dehub Alitalia bloccato i lavori di raddoppio del T1, terzo satellite ed avvio di Cargo City 2.
Ad oggi Modiano, pur avendo affermato di terminare i lavori di restyling del T1 prima del Expo questi non sono terminati ma anzi, manco incominciati nel sat A, arrivi A e partenze A.
Tra l'altro SEA dovrebbe essere orgogliosa se l'altro giorno Montezemolo ha affermato che l'Italia appartiene al terzo mondo per aver concesso la V libertà ad Emirates dove si evince tutto il nervosismo per l'ennesima débâcle di Alitalia.
Se ci fosse stato ancora Bonomi questo agli avrebbe replicato ricordandogli che altre nazioni europee come la Germania allora sarebbero pure loro nazioni da terzo mondo visto che le V libertà non ci sono solo in Italia.
Quello che ormai è chiaro è che il fatto che Malpensa e SEA facciano utili e loro no con tanto di dollaro ai minimi e un network basato su Fiumicino e Linate ormai a tutti saputo fallimentare (anche in Intesa e Unicredit)e che a Roma gli rode non poco ma si sa, sino a quando hanno li persone come Schisano nulla potrà mai cambiare, prendiamoci i pop corn e godiamoci la replica delle repliche solo che sti attacchi a Malpensa (diretti e non) hanno veramente rotto!
Quindi speriamo che il prossimo presidente SEA spazzi via chi in SEA non è riuscito a portare una sola nuova destinazione intercontinentale in più mentre oggi festeggiamo il ritorno di TAM con il suo nuovo A350!
A quanto pare gli interventi previsti ora al T2 saranno piu' modesti e probabilmente non ci sarà nessun nuovo molo, nè tantomeno fanomatici trenini sotterranei che lo collegano al mid-field ed al T1.
RispondiEliminaIl prossimo piano industriale sarà molto piu' minimalista di quello attuale.
Più modesto di questo o di quello già presemtato nel 2015?
Elimina