martedì 31 marzo 2020

Emergenza pandemia: la Malpensa che verrà

Emergenza pandemia: la Malpensa che verrà

Come abbiamo avuto modo di analizzare precedentemente gli effetti della crisi sanitaria ed economica che sta investendo il nostro paese si trascineranno per moltissimo tempo e impatteranno diversi ambiti dell'industria aeronautica. Cerchiamo ora di individuare quelli che sono invece i risvolti che riguarderanno più da vicino il sistema aeroportuale milanese.
Con il decreto 127 del 24 Marzo è stata stabilita la chiusura di diversi scali sul territorio nazionale tra cui anche quello di Milano Linate. L'aeroporto di Orio Al Serio è rimasto invece aperto per accogliere solamente voli cargo e di rifornimento di beni medici o essenziali. Non è ancora ben chiaro per quanto si protrarrà tale chiusura, è certo però che non si parla sicuramente di riaperture nel brevissimo periodo. Si dovrà sicuramente aspettare l'estate, sempre che non ci si renda fortuitamente conto del fatto che tenere aperti tre aeroporti per una sola città con il quantitativo di traffico che ci si aspetta non potrà che rivelarsi una scelta controproducente, che darà luogo a sprechi ed inefficienze dal punto di vista economico e industriale. Questo è connesso anche allo sviluppo del piano industriale della nuova Alitalia pubblica, che nascerà in formato molto ridotto e che quindi inevitabilmente influenzerà le sorti del nostro sistema aeroportuale, avendo anche acquisito una configurazione ormai totalmente dipendente dagli interessi statali inquadrati in una visione di servizio pubblico. Di questo parleremo più approfonditamente in un altro articolo.

Nel corso del 2019 i tre aeroporti di Milano hanno totalizzato la cifra record di quasi 50 Milioni di passeggeri, 49.274.540 per la precisione, con il solo aeroporto di Malpensa che ne ha movimentati 28.846.299. Difficile prevedere quando si tornerà a simili livelli di traffico: tutto dipenderà dalla risposta economica del tessuto produttivo settentrionale e da quella del turismo internazionale che negli ultimi anni aveva cominciato ad apprezzare le bellezze del Nord Italia come luogo di vacanza. Per l'anno in corso è probabile che il sistema milanese si attesti su cifre molto più basse, comprese tra i 25 e i 30 milioni di passeggeri complessivi (sulla base delle stime elaborate a livello nazionale e globale), con Malpensa che chiuderà intorno ai 17 milioni

Cosa ci riserveranno quindi i prossimi mesi o anni?
Assisteremo probabilmente a una fase di stagnazione sia dal punto di vista dei numeri che delle nuove tratte e degli sviluppi, molto simile a quella che abbiamo visto negli anni 2012, 2013 e 2014. Inevitabile quindi che i nuovi voli previsti vengano rimandanti di un anno a partire da quello di Eva Air per Taipei. Con lo spostamento delle olimpiadi probabilmente il nuovo volo di Ana per Tokyo slitterà ancora, almeno fino a quando non saranno chiare le intenzioni della nuova Alitalia, che, con la flotta prevista, difficilmente potrà tenere in piedi i suoi due voli intercontinentali da Milano. Si assisterà quindi a un cambio di staffetta, nel momento in cui il vettore tricolore cesserà di operare la rotta subentrerà Ana che gradualmente arriverà a offrire un volo giornaliero, traffico permettendo. I vettori sulla Milano-New York si ridurranno a 4: Emirates, United, American e Delta, il cui ritorno sarà condizionato dall'evolversi della situazione negli Stati Uniti. Se il traffico tornerà ai livelli pre-crisi sarà necessario un aumento di frequenze da parte di uno di questi vettori, probabilmente fra qualche anno.
Torneranno sicuramente Cathay con il suo volo giornaliero, Singapore Airlines e Thai Airways (che ha annunciato non tornerà prima del 25 Ottobre) con frequenze ridotte, sicuramente per il primo periodo. Emirates e Qatar si serviranno di aeromobili più piccoli tagliando sicuramente almeno un volo giornaliero ciascuna. Oman Air tornerà al giornaliero, Kuwait Airways forse riprenderà più avanti e Gulf Air rimanderà l'apertura all'inverno o al prossimo anno, nonostante al momento risulti ancora confermato il volo a luglio.
I due voli di Air China probabilmente non subiranno eccessive variazioni, stante la flessibilità dell'economia cinese in non molto tempo sia la tratta per Shanghai che quella per Pechino torneranno a regime, per un totale di 14 voli a settimana nel periodo estivo e 12 in quello invernale.

Sui vettori europei pende l'incognita Linate: un ridimensionamento di Alitalia e la riapertura dell'idroscalo porterebbe a una ridistribuzione e riallocamento degli slot ad altri vettori. Questo dipende però dagli sviluppi relativi ad Alitalia e non dalla crisi sanitaria, per questo motivo ne parleremo in seguito.

Veniamo ora ai due attori principali dello scalo: EasyJet e Ryanair. Al momento entrambe le compagnie hanno messo a terra tutta o gran parte della flotta (il vettore inglese ha appena comunicato il grounding totale a tempo indeterminato), con prospettive di ripresa dell'attività legate alla risoluzione dell'emergenza a livello europeo. Infatti, fino a quando tutti i paesi europei, Germania, Regno Unito, Spagna e Francia in primis non avranno cancellato le restrizioni agli ingressi sarà impossibile una ripresa in forza dei voli. Se tutto andrà come previsto e le compagnie lo riterranno sostenibile dal punto di vista economico si potrà procedere a una parziale riapertura del mercato domestico nel mese di Maggio, quando le limitazioni alla mobilità interna dovrebbero essere sospese. Tuttavia se anche ciò accadesse verranno ripristinati i collegamenti con frequenze molto ridotte, almeno fino all'inizio dell'estate. Nel medio periodo probabilmente il lancio di nuove tratte verrà sospeso così come anche l'arrivo di aeromobili più capienti (gli A321Neo di EasyJet) fino a quando si saranno fatte accurate analisi sulle possibilità di crescita, basate sulla risposta del mercato a emergenza terminata.

Ovviamente non si parla solo di numeri, ma di aziende che vivono dell'attività dello scalo, di migliaia di dipendenti che non sanno se e quanti di loro torneranno mai a lavorare e delle loro famiglie, che sul successo dell'industria aeronautica hanno basato il loro futuro. E' quindi più che mai importante in questa fase non compiere errori strategici e di programmazione per sfruttare al meglio le risorse disponibili ed evitare sprechi che a lungo andare possono pregiudicare una normale ripresa delle attività. Serve quindi un piano di programmazione a lungo periodo del sistema aeroportuale, che porti a determinare se e quando sarà davvero necessario riaprire tutti gli scali. Spalmare fin da subito il traffico su tre aeroporti, con i numeri di traffico che ci aspettano, rischia di essere un salasso non indifferente per quelle compagnie (coraggiose) che decideranno fin da subito di riprendere la normale attività.
Di riapertura totale di tutti e tre gli scali sarebbe logico parlarne forse nel 2026 quando a Milano si terranno le Olimpiadi Invernali e allora quasi sicuramente, a meno di altre gravi e inaspettate crisi, si potrà rivivere quel momento prospero che ha accompagnato la città e la regione dopo Expo 2015. Così facendo quasi sicuramente entro il 2026 il sistema aeroportuale milanese avrà toccato nuovi record di traffico, sempre che non vengano ora compiuti errori gravi e dettati dal mero interesse politico.

domenica 29 marzo 2020

Emergenza pandemia: l'estate che ci aspetta.

Emergenza Pandemia: l'estate che ci aspetta

In questi giorni drammatici per il mondo intero e per l'Italia in particolare iniziano a delinearsi gli effetti di un'altra emergenza, quella economica, diretta conseguenza di quella sanitaria. Tra tutti gli ambiti uno dei più colpiti, per ovvi motivi, è sicuramente quello dell'industria aeronautica. Una crisi gravissima ha investito tutto il settore, in ogni parte del mondo, nessun paese escluso. Il crollo delle prenotazioni dovuto alle diverse restrizioni di viaggio attuate per cercare di arginare l'epidemia ha portato le compagnie di tutto il mondo a ridurre i voli e a lasciare a terra centinaia di aeromobili. Circa un miliardo di dollari bruciati ogni giorno (sulla base delle stima della Iata, circa 250 miliardi di perdite previste per il 2020), centinaia di migliaia di dipendenti lasciati a casa, senza sapere se e quando potranno mai tornare a volare. Difficile prevedere quando si potrà tornare alla normalità, ma una cosa è certa: i livelli di traffico e redditività record raggiunti nel 2019 non verranno toccati forse per alcuni anni. I 4,6 miliardi di viaggiatori dello scorso anno rimarranno per un po' solo un bel ricordo: le previsioni, ancora in continuo aggiornamento, per quest'anno parlano di riduzioni complessive di circa il 20-25%  fino al 31 dicembre. Tutto dipenderà però dal secondo semestre dell'anno, sopratutto se questo sarà caratterizzato da un ricomparsa dell'epidemia o da un progressivo ritorno alla normalità. Quello che sappiamo per certo è che una volta terminata l'emergenza il settore aeronautico ne uscirà fortemente mutato e ridimensionato: dipenderà tutto dalla capacità delle compagnie di fronteggiare la situazione e di fornire risposte all'altezza elaborando piani industriali in grado di limitare le perdite attraverso una rimodulazione del network, della flotta, una riduzione delle frequenze e un'ottimizzazione dei costi, a partire dall'organico.
Difficilmente quindi si supereranno i 4 miliardi di viaggiatori a livello globale. E in Italia?

Le fondamenta su cui si reggeva il nostro sistema aeroportuale prima dell'inizio dell'emergenza non erano particolarmente solide, minate da continui campanilismi e anche da scelte politiche forse non sempre lungimiranti. Nonostante ciò lo scorso anno si è registrato il record di passeggeri negli aeroporti italiani:193 milioni di passeggeri, con la quasi certezza di sfondare finalmente il muro dei 200 milioni in questo 2020. Diversi aeroporti italiani hanno registrato numeri mai visti e in alcuni casi, crescite percentuali davvero sorprendenti .
Con l'Italia epicentro dell'epidemia in Europa è quasi scontato affermare che le ripercussioni a livello di traffico ed economico, saranno davvero consistenti. Probabilmente verranno cancellati gli ultimi 3-4 anni di crescita con effetti devastanti nell'indotto. Un'Italia che stava imparando a vivere anche di turismo si trova ora privata di una delle sue risorse più preziose, e non si sa ancora per quanto tempo. Secondo le migliori previsioni per il mese di Giugno dovrebbe cominciare un parziale ritorno alla normalità a livello aeronautico. Difficile stabilire quanti viaggiatori torneranno subito nel nostro paese: le diverse restrizioni di viaggio applicate dai diversi stati potranno essere ancora in vigore, limitando il traffico alla sola mobilità interna e a quei pochi paesi che avranno permesso ai propri cittadini di viaggiare. Anche la mobilità interna dipenderà però da quanti avranno la possibilità economica di effettuare spostamenti vacanzieri: tutte queste considerazioni portano a ipotizzare che anche nelle migliori condizioni il livello di traffico sarà decisamente limitato. 
Tutte le destinazioni preferite dagli italiani nel mondo hanno vietato l'ingresso e in molte di queste restrizioni rimarranno in vigore quasi sicuramente per tutta l'estate (basti guardare i blocchi ancora imposti all'intera Cina), precludendo la facoltà di viaggiare a chi ne ha possibilità. In tutto questo pesa anche un'altra grande incognita: gli Stati Uniti. Il terzo paese più visitato al mondo si sta rivelando il nuovo epicentro mondiale della pandemia nonostante abbia solo da poco iniziato a sperimentarne la diffusione. Considerati i numeri impressionanti è impensabile ipotizzare una risoluzione prima del mese di Agosto (come dichiarato tra gli altri anche dal presidente Donald Trump), fattore questo che andrà ad intaccare il redditizio traffico Italia-Usa e più in generale quello Europa-Usa. I turisti americani non visiteranno piazza San Marco, il Colosseo o il Duomo di Milano almeno fino al mese di Settembre, se non fino alle vacanze di Natale, previa scoperta e introduzione di un vaccino efficacie che possa scongiurare il ritorno del virus. 

Dall'altro lato del mondo la Cina sta gradualmente tornando alla normalità, anche la regione dell' Hubei da dove tutto è partito. La ripresa di quest'altro redditizio traffico dipenderà solo da quando l'emergenza potrà considerarsi terminata anche in Europa, constatata la limitazione dei voli imposta dal gigante asiatico per evitare il verificarsi del fenomeno di contagio di ritorno.
In tutto questo un altro importante evento impatterà sicuramente la ripresa del traffico internazionale: lo spostamento delle olimpiadi di Tokyo al 2021 ha praticamente infranto le speranze riposte nell'evento mondiale come punto di ripartenza dei viaggi. Numerosi gli italiani che avevano già acquistato i biglietti e che si erano detti pronti a partire nonostante il pericolo se la manifestazione non fosse stata spostata, ora costretti a rivedere i piani anche per il prossimo anno stante la grave incertezza economica. 

Il traffico generato dai paesi europei potrà forse riprendere, seppur molto limitatamente per il mese clou dell'anno: Agosto. L'Italia, primo paese Europeo ad aver sperimentato gli effetti devastanti del virus sarà quasi sicuramente il primo a uscirne completamente e allora, da untore del mondo il nostro paese potrà forse essere visto come il più sicuro, previa sospensione delle restrizioni agli ingressi imposto solo recentemente dal governo italiano, per gli stessi motivi di quello cinese. 

E quindi si viaggerà quest'estate? forse, sicuramente in modo molto limitato rispetto a quanto gli ultimi anni di relativa crescita e prosperità ci avevano permesso. E dove? certamente in Italia, quasi sicuramente in Europa, difficilmente nel resto nel mondo. Estremamente probabile che quindi alla fine dell'anno il mercato ad aver registrato la flessione più contenuta sarà proprio quello domestico.
Prossimamente cercheremo di individuare le ripercussioni per il sistema aeroportuale milanese e per Malpensa in particolare, oltre ad analizzare quanto peserà la nuova Alitalia in questo scenario che sta andando delineandosi.


lunedì 28 agosto 2017

Dati di traffico Maggio-Giugno 2017

Come di consuetudine, commentiamo i dati di traffico dell'aeroporto di Malpensa nei mesi di Maggio e Giugno i quali registrano dati in doppia cifra in quasi tutti i settori ovvero passeggeri, merci e movimenti aerei. La crescita dei movimenti e dei passeggeri è dovuta ai nuovi voli Ryanair (Novembre 2016), alla concorrenza che non soffrono i nuovi voli della Low-Cost irlandese e dal trasferimento di 9 frequenze giornaliere verso Parigi e Amsterdam di Air France-KLM (Marzo 2017).
Il cargo cresce senza brusche diminuzioni delle merci trasportate ormai da anni però, se l'anno scorso per quasi tutto l'anno era solo il settore merci che cresceva a doppia cifra, ora è affiancato dai movimenti aerei e dai passeggeri.
Dato che Malpensa sta macinando un enorme crescita dei passeggeri ma al contempo sta registrando numerosi disagi che riguardano principalmente le code verso gli imbarchi dell'area sterile, ci si chiede se davvero l'aeroporto ( il Terminal 1 in particolare) possa affrontare un numero di passeggeri superiori alle previsioni di SEA proiettate al 2021, che parlano di un' aeroporto con 25 milioni di passeggeri, mentre quest'anno si supereranno i 22 milioni. Il masterplan 2030 non include nuove costruzioni per l'aumento della capacità dei terminal ma, dato che non è ancora stato approvato, bisognerebbe rivedere il MP, inserendo il Satellite D previsto nel vecchio piano di espansione aeroportuale oppure iniziando la costruzione del satellite interpista. Detto ciò ora vediamo i dati di Maggio e Giugno dello scalo:

Maggio:

  • Movimenti: 15.945 +8,2%
  • Pax Nazionali: 280.884 +17,2%
  • Pax UE: 1.073.211 +17,2%
  • Pax Extra UE: 516.458
  • Cargo: 54.418 +12,5%
Giugno:

  • Movimenti: 16.614 +12,2%
  • Pax Nazionali: 318.376 +21,7%
  • Pax UE: 1.159.443 +19,8%
  • Pax Extra UE: 554.680
  • Cargo: 51.088 +9,5%
Dati di traffico progressivi da Gennaio a Giugno:

  • Movimenti: 84.831 +7,1%
  • Pax Nazionali: 1.420.189 +17,9%
  • Pax UE: 5.498.917 +18,1%
  • Pax Extra UE: 3.273.881 +14,3%
  • Totale PAX: 10.249.327 +14,7% 
  • Cargo: 298.278 +12,9%
L' anno in cui Malpensa superò per la prima volta i 10 milioni di passeggeri in 6 mesi fu il 2006, e all'epoca furono 10.229.382 i passeggeri transitati in 6 mesi e l'anno terminò con 21,8 milioni di passeggeri.
La crescita di Malpensa rispetto al 2006 quest'anno sarà superiore con lo sfondamento dei 22 milioni di passeggeri. E lo possiamo vedere dalle nostre previsioni di traffico proiettate verso la fine dell'anno:

  •  Movimenti: 181.023 +8,5%
  • Passeggeri: 22.528.000 +16%
  • Cargo: 622.850 +14,5%
L' "effetto" dei voli Ryanair di novembre 2016 verrà sostituito dai nuovi voli previsti nella prossima winter con l'aggiunta di 48 frequenze settimanali, mentre l'effetto AF-KL si prolungherà a Marzo dell'anno prossimo e si vocifera già dell'aggiunta di nuove frequenze verso Mxp o il totale trasferimento dei voli del gruppo da Linate a Malpensa. Si deduce che la crescita esponenziale che sta avendo lo scalo da Novembre 2016 non si arresterà almeno fino all'anno prossimo.

mercoledì 16 agosto 2017

La (non) crescita dei voli Intercontinentali da Malpensa

Come da titolo, oggi in piena estate ci occuperemo della scarsa quantità di rotte Intercontinentali dal principale aeroporto di Milano, ovvero Malpensa. Da ben 3 anni e mezzo ( ultimo nuova rotta IC aperta il 18-06-2014 da Malpensa, Air Canada da Toronto Annuale 3 volte a settimana, ora stagionale e giornaliera per l'estate da Maggio a ottobre) si sta assistendo ad una stagnazione delle rotte oltrecontinente da Milano. Persino Venezia, città con una mole di traffico stagionale, forse più della città di Roma, riesce ad avere un network ( in estate) migliore rispetto al secondo scalo Italiano verso il Nord America con ben 6 città, 4 negli USA e 2 verso il Canada. Mentre Milano ha soltanto 4 rotte, di cui 3 solo verso gli USA. Analizzando le frequenze e gli aeroporti in cui vengono operati i voli, si ottiene che le città collegate a Venezia sono:

  • New York (JFK, EWR) 14xw
  • Philadelfia 7xw
  • Chicago 7xw
  • Atlanta 7xw
  • Toronto 10xw
  • Mòntreal 3xw
Totale: 48 frequenze settimanali

Mentre Milano è collegata a:

  • New York (JFK, EWR) 35xw
  • Miami 7xw
  • Atlanta 7xw
  • Toronto 7xw
Totale: 56 frequenze settimanali

In termini di frequenze settimanali Milano supera Venezia ma la città veneta supera la città meneghina per collegamenti (in estate).
Se si aggiunge poi il Sud America nell'analisi cambia poco perchè Malpensa collega solo San Paolo del Brasile ogni giorno per tutto l'anno.

Non solo nelle americhe il network dello scalo latita, ma anche nell'estremo oriente, sopratutto Cina mancano città importanti come Canton, Xian, Taipei (Taiwan), Chongqing, Chengdu solo per citarne alcune.
Le compagnie Italiane Neos e Meridiana ci stanno mettendo una pezza al problema ma non basta. Dal 2 ottobre IG apre il volo di linea tra Milano e Shenzhen, sperando che vengano sempre più compagnie ( in primis Cinesi) a volare verso Milano.

La mancata castrazione tempo addietro di Linate pesa molto sull'accessibilità Intercontinentale della città Lombarda e del nord Italia, ma non è solo questo il problema. Il traffico verso alcune città americane prodotto da Milano è molto forte verso alcune rotte come Boston, Los Angeles e Chicago per citarne qualcuna, ed è abbastanza forte per poter operare una rotta di Lungo Raggio.

In tutto questo perchè SEA sta spingendo verso il Low Cost di medio raggio solo per "gonfiare" di un paio di milioni di passeggeri quando invece dovrebbe spingere più verso l'apertura di nuove rotte di Lungo Raggio verso città che hanno una mole di traffico tale per poter operare la rotta? Perchè quasi tutte le città d'Europa anche quelle non capitali sono collegate a Chicago mentre Milano ancora manca di un collegamento diretto? Perchè vantarsi di una crescita in percentuali dei passeggeri Intercontinentali quando la vera crescita non esiste da ben 3 anni?

mercoledì 21 giugno 2017

Dati di traffico primaverili 2017


In ritardo rispetto al dovuto, commentiamo i dati di traffico di Malpensa nei mesi di Febbraio, Marzo ed Aprile i quali, registrano tutti un forte incremento in termini di movimenti, passeggeri (nazionali, UE  e extra UE) e traffico merci. Nulla da commentare sui passeggeri, dove si registrano crescite esponenziali da mesi, in particolare ad aprile, dove i passeggeri sono aumentati del 22%, record storico per lo scalo milanese: per trovare una percentuale così alta bisogna tornare indietro fino al 1999. Questa crescita è dovuta principalmente dai nuovi voli aperti dallo scalo (Ryanair), dalla concorrenza (Easyjet principalmente) e dal ritorno di Air France e KLM che hanno trasferito gran parte dei voli per Milano da Linate a Malpensa. Anche l'aumento dei movimenti aerei è dovuto essenzialmente ai nuovi voli e il traffico merci continua la sua ampia crescita nello scalo, sostenuta dall'apertura dello scorso Ottobre del nuovo magazzino FedEX e dall'apertura di nuovi voli full Cargo.

Febbraio:

  • Movimenti: 11.399 -1,3%
  • Pax nazionali: 169.554 +15%
  • Pax UE: 695.826 +8,7%
  • Pax Extra-UE: 482.827
  • Cargo: 42.159 +10,3%
Marzo:
  • Movimenti: 13.714 +4,2%
  • Pax nazionali: 218.009 13,8%
  • Pax UE: 861.132 14,4%
  • Pax Extra-UE: 549.882
  • Cargo: 54.982 +18,4%
Aprile:
  • Movimenti: 14.829 +10,3%
  • Pax nazionali: 261.964 14%
  • Pax UE: 1.032.551 +27,9%
  • Pax Extra-UE: 589.110
  • Cargo: 52.053
Ora analizziamo i dati progressivi da Gennaio ad Aprile:
  • Movimenti: 52.254 +5,3%
  • Pax nazionali: 820.929 +16,6%
  • Pax UE: 3.266.263 +17,9%
  • Pax Extra-UE: 2.202.743 
  • Totale pax: 6.321.051 +14,2%
  • Cargo: 192.771 +14%
Malpensa cresce mostruosamente nel traffico nazionale principalmente, dove lo scalo torna dopo anni di profondo rosso e , nello scorso anno vi fu un leggero incremento dei passeggeri nostrani. Anche nel traffico europeo vi è una crescita esponenziale ma si nota una leggera crescita nel traffico che dovrebbe essere la punta di diamante dello scalo milanese, ovvero il traffico intercontinentale. La causa? La mancanza di nuovi voli verso il mondo e gravi lacune principalmente nei voli per le Americhe. Non sempre vale il discorso dei feed sui voli IC, ci sono rotte (che Malpensa non serve) le quali hanno una mole di traffico nell'arco di un anno adatta per aprire un nuovo volo (Chicago, Los Angeles e Buenos Aires) ma se non si incentiva le compagnie ad aprire il volo, Milano e Malpensa vengono sempre più escluse dal Mondo.

venerdì 2 giugno 2017

Il 2016 di Malpensa

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giovedì 4 maggio 2017

Traffico aeroportuale di Milano: analisi e confronto

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Come da titolo, analizzeremo e confronteremo il traffico aeroportuale dell'area milanese integrando i dati di traffico passeggeri e cargo di Malpensa, Linate e Orio al Serio, i 3 aeroporti che servono Milano e l'hinterland i quali movimentano 40 milioni di passeggeri e circa 700.000 tonnellate di cargo annuali.
Utilizzando gli ultimi dati annuali forniti da Assaeroporti, analizziamo il traffico passeggeri dei 3 aeroporti milanesi:


Seguito poi dal traffico cargo:

e dai movimenti annuali:


Ora analizziamo il traffico passeggeri scomposto in categorie dei 3 scali:
  • traffico nazionale















  • traffico internazionale (UE compresa)















Come si denota dal grafico, il principale scalo di Milano è Malpensa, che genera circa la metà del traffico passeggeri annuale; Linate invece genera minor traffico rispetto a Orio, quest'ultimo in crescita costante di passeggeri. Visionando invece il traffico nazionale notiamo che Linate gestisce
poco meno del 50% del traffico nostrano seguito da Orio al serio e Malpensa. Per i passeggeri internazionali, lo scalo di Malpensa gestisce quasi il 60% del traffico internazionale di Milano, con Orio che ne genera metà al confronto,mentre Linate,confrontato con lo scalo ubicato in provincia di Bergamo, a sua volta ne genera poco più della metà.Per il traffico Cargo, Malpensa si conferma leader assoluta a Milano e in tutta Italia.

Ora invece, confrontiamo invece i dati dei 3 scali di Milano con quelli del sistema aeroportuale di Roma, costituito da Fiumicino e Ciampino, rispettivamente con traffico passeggeri e cargo:

Traffico passeggeri annuale:















Seguito da traffico nazionale e internazionale:

  • Traffico nazionale
















  • Traffico Internazionale (UE compresa)














E infine il traffico Cargo ( in tonnellate)














Come si può notare, lo scalo di Fiumicino nel traffico passeggeri occupa circa la metà della torta, considerando anche il fatto che è, nonostante tutto, Hub di una compagnia aerea (per ora), cioè Alitalia e rappresenta per lo scalo circa il 40/45% di traffico passeggeri e la seconda base continentale di Vueling, low cost del gruppo IAG. Al contrario di Milano, dove Easyjet e Ryanair hanno le loro pù grandi basi continentali rispettivamente a Malpensa e Orio al serio, le due siano poco presenti nello scalo romano. Alitalia è presente solo a Linate (e a Malpensa dove ha solo 3 voli Extra UE) nell'area meneghina ed è poco presente rispetto alle 2 compagnie a basso costo a Milano in termine di voli.

Una cosa differenzia però il traffico di Roma e quello di Milano, ovvero che la mole di traffico di Fiumicino è generata dal sistema Hub and spoke, mentre Milano è quasi puro Point to Point. Se Alitalia fallisce, Roma e Fiumicino perderebbero sia passeggeri PTP che volano Alitalia e transiti. Prendendo come esempio il Dehub di Malpensa nel 2008, ci si può rendere conto che il tipo di traffico che ne risentirà di più sarà il traffico Nazionale e quello Intercontinentale, colonne portanti del sistema. A meno che non si decida di puntare sul Lungo raggio Lowcost, a quel punto si riavrebbe un Hub carrier di tipo LC con più compagnie. Un altro fattore determinante per la costruzione di esso è il traffico cargo, come si nota infatti Roma transita circa 170000t mentre Milano movimenta circa 700000 tonnellate di Cargo l'anno. Roma a differenza della stessa Milano e dei principali Hub europei (Londra Heathrow, Parigi Charles de gaulle, Francoforte e Madrid) hanno una componente cargo maggiore rispetto alla capitale italiana.

C'è anche da dire che Fiumicino gestisce quasi totalmente il traffico di Roma, incentrato in due aeroporti, Fiumicino da 41 milioni di passeggeri e Ciampino da 5 milioni, mentre Malpensa, che ha la capacità massima di 40 milioni di passeggeri (30 se si considera solo il T1) attualmente ne gestisce 20 (12,5 milioni nel T1) mentre Linate, il quale limita lo sviluppo di un Hub a Milano per il travaso di passeggeri verso i maggiori aeroporti europei che proseguono per tratte intercontinentali, è saturo dato che può gestire massimo 8,5 milioni di passeggeri.

Concludo l'analisi affermando che il traffico di Milano è unico nel suo genere, dato che è incentrato in 3 aeroporti per 40 milioni di passeggeri, paradossale il fatto che questi 40, solo 1 scalo nell'area di Milano può farlo, ovvero Malpensa. In più la città è priva di compagnia aerea che abbia  un sistema di transiti corto-medio-lungo raggio deducendo che il traffico sia quasi del tutto Point-to-Point, a differenza di Roma dove sono generati per una buona parte per il sistema transiti. Se esistesse una compagnia la quale eserciterebbe un Hub a Malpensa, ripeto unico aeroporto che può gestire traffico oltre i 40 milioni di passeggeri e con una struttura fatta per i transiti, assieme alla limitazione di Linate in cui vi operano le major europee che dirottano traffico nei loro Hub e Alitalia la quale opera in maggioranza i voli nazionali di Milano, quest'ultima avrebbe un ulteriore impennata di traffico e migliorerebbe la connettività europea e mondiale della città Meneghina.



giovedì 9 marzo 2017

Dati di traffico Gennaio 2017


Come di consuetudine, ci ritroviamo a commentare i dati di traffico del primo mese del nuovo anno ricco di nuovi voli e ritorni per la prossima estate 2017 per quanto riguarda Malpensa; non si può dire lo stesso in alcuni scenari nostrani, condizionati dalla crisi pluridecennale di Alitalia di cui abbiamo ampliamente parlato precedentemente. Detto ciò ora analizziamo in primis i dati di traffico del bacino Milanese, che vede un aumento a doppia cifra dei passeggeri in tutti e 3 gli aeroporti di Milano che vede come capofila non più Orio al Serio ma Malpensa. Lo scalo, ha avuto un incremento del 15,4% dei passeggeri, dovuto ai nuovi voli di Ryanair e alla concorrenza delle Low Cost, tra le quali Easyjet, che hanno sviluppato il loro traffico nel principale scalo meneghino. Segue Orio al serio con un incremento dell'11,3% dei passeggeri e Linate con un +10% di traffico in più rispetto all'anno precedente. Detto ciò ora concentriamoci su MXP:
  • Movimenti: 12.293 +7,1%
  • Passeggeri 1.448.906 +15,4%
  • Cargo: 43.577t 15,5%
I movimenti aumentano con l'innesto dei nuovi voli Ryanair e con l'arrivo di Air France-KLM e di tutti i nuovi voli in arrivo per l'estate, aspettiamoci più avanti dati molto più alti nei movimenti mensili (e anche nei passeggeri). Il cargo cresce ininterrottamente da anni e FedEX ha aperto recentemente il suo nuovo polo logistico nella Cargocity di Malpensa, senza tralasciare gli investimenti futuri come il magazzino DHL, Beta Trans e l'arrivo di nuove compagnie cargo come Silkway Italia e Meridiana con Qatar Airways. Analizziamo adesso i dati passeggeri scomposti in categorie:
  • Nazionali: 181.402 +26,2%
  • Internazionali UE: 676.754 +18,6%
  • Intercontinentali Extra UE: 580.924 + 8,5% 
I voli nazionali continuano ad aumentare esponenzialmente grazie a Easyjet che ha il predominio dei voli nazionali a Malpensa, e a Ryanair con l'apertura di Catania operata 4 volte al giorno, i voli europei viaggiano con alti coefficienti di riempimento e, sempre per mano della Low Cost Irlandese, anche per nuove rotte aperte nello scalo milanese. Gli intercontinentali tornano a crescere dopo un anno di continua decrescita dopo Expo, lo si deve al fatto che i voli sul Nord-Africa viaggiano con Load Factor precedenti agli attentati dell'anno scorso, sopratutto in Egitto dove Egyptair, dall'inizio di quest'anno usa spesso l'Airbus A330 per i voli da Milano a Il Cairo, c'è però da sottolineare che questo è il terzo anno consecutivo in cui non vengono aperti nuovi voli IC da Malpensa e da Milano sopratutto, ringraziando "calorosamente" SEA. 

Detto ciò ora voglio andare Off-Topic: la nostra cara Alitalia per sponsorizzare il terzo aeroporto Milanese, ovvero Linate, ha inserito dati falsi di percorrenza dal centro di Milano verso Malpensa, Orio e lo stesso Linate.Trovo vergognoso pubblicizzare falsità alle persone, come il refrein tutto loro che la causa dei loro mali è Malpensa, ma ancora più vergognoso il fatto che perdono 600 milioni all'anno, dipendenti che scioperano ogni 4 mesi, assenza di un piano industriale serio e invece il tempo per risolvere questi problemi li spendono per fare pubblicità false? Spero solo che lo scempio di Alitalia finisca presto.

domenica 29 gennaio 2017

Analisi Dati Complessivi 2016

Concludiamo le analisi di questo 2016 con i dati di Dicembre, indubbiamente i più attesi e quelli che hanno regalato le migliori performance.

-Movimenti: 13.292 movimenti variazione +10,0%
-Passeggeri: 1.534.937 passeggeri variazione +18,8%
-Cargo: 49.280 tonnellate variazione +17,9%

L'aumento dei passeggeri, stimabile in circa 250.000 unità, è dovuto alle aperture dei nuovi voli Ryanair e dal confronto con un Dicembre 2015 che aveva segnato un aumento minimo rispetto al consistente aumento dei voli. Come vedremo in una tabella qui sotto, ha influito molto anche un maggior coefficiente di riempimento medio degli aerei rispetto all' anno passato.

Ripercorriamo in questa tabella lo sviluppo totale del traffico passeggeri durante i mesi del 2016:


Mese
2016
Variazione
Variazione Assoluta
Gennaio
1.255.957
+1,9%
+23.863
Febbraio
1.255.555
+8,7%
+109.233
Marzo
1.482.248
+3,8%
+56.325
Aprile
1.541.787
+0,3%
+4.625
Maggio
1.649.901
+2,8%
+46.197
Giugno
1.746.770
+0,3%
+5.240
Luglio
1.980.360
+5,3%
+104.959
Agosto
2.009.850
+2,8%
+56.275
Settembre
1.848.300
+2,2%
+40.662
Ottobre
1.673.980
+1,4%
+23.435
Novembre
1.440.605
+11,4%
+164.228
Dicembre
1.534.937
+18,8%
+288.568
Totale
19.420.690
+4,5%
+838.647
Come possiamo osservare gli incrementi sono stati più che positivi; Aprile e Giugno sono i mesi che hanno registrato una crescita minore, mentre Febbraio, Luglio, Novembre e Dicembre sono stati indubbiamente i mesi migliori.

Analizziamo ora i movimenti (decolli + atterraggi) durante il 2016: analogamente a prima, Aprile ha segnato una crescita minima, mentre Giugno addirittura una contrazione:

Mese
2016
Variazione
Variazione Assoluta
Gennaio
11.467
+1,8%
+206
Febbraio
11.541
+8,3%
+957
Marzo
13.154
+3,7%
+486
Aprile
13.446
+0,2%
+26
Maggio
14.735
+3,0%
+442
Giugno
14.790
-1,2%
-177
Luglio
15.766
+1,9%
+299
Agosto
15.641
+4,1%
+641
Settembre
15.370
+3,8%
+584
Ottobre
14.636
+4,1%
+600
Novembre
12.865
+9,4%
+1.209
Dicembre
13.292
+10,0%
+1.329
Totale
166.842
+4,0%
+6.358
Ruolo portante e da protagonista hanno svolto in questa crescita EasyJet e Ryanair, con le rotte inaugurate negli ultimi mesi del 2015 (e negli ultimi del 2016) per gli irlandesi e durante il primo semestre del 2016 per gli arancioni.

Osserviamo ora nello specifico il traffico passeggeri, partendo dalla componente nazionale.

Mese
Nazionali
Variazione
Variazione Assoluta
Gennaio
143.700
+3,3%
+4.742
Febbraio
147.446
+7,7%
+11.353
Marzo
191.590
-0,7%
-1.341
Aprile
221.022
-6,5%
-14.366
Maggio
239.599
-1,6%
-3.833
Giugno
261.686
+4,8%
+12.560
Luglio
287.196
+12,7%
+36.473
Agosto
283.921
+7,6%
+21.577
Settembre
258.443
+0,6%
+1.550
Ottobre
226.864
-1,6%
-3.629
Novembre
208.305
+32,2%
+67.074
Dicembre
223.359
+29,3%
+65.444
Totale
2.693.131
+6,2%
+166.974

Dopo diversi anni, il traffico da/per destinazione sul suolo nazionale torna a crescere, in modo più accentuato in alcuni mesi rispetto che altri. Aprile è stato sicuramente influenzato dalla diversa collocazione temporale delle festività pasquali rispetto all'anno passato, fatto che ha portato un maggior traffico nel mese di Marzo. Generalmente la crescita è da imputare all'apertura del volo per Comiso di Ryanair, ma anche dalle buone performance di EasyJet su alcune tratte, Napoli, Bari, Brindisi e Olbia in particolare. Novembre e dicembre hanno beneficiato delle quattro frequenze giornaliere aggiunte da Ryanair per Catania: il totale dei posti offerti dal vettore irlandese su questa tratta è di circa 45.300 passeggeri al mese.
Passiamo ora ad analizzare il traffico interno all'Unione Europea:
Mese
U.E
Variazione
Variazione Assoluta
Gennaio
570.784
+4,6%
+26.256
Febbraio
639.911
+13,9%
+88.947
Marzo
752.985
+9,0%
+67.768
Aprile
807.407
+6,3%
+50.866
Maggio
916.051
+10,1%
+91.605
Giugno
967.732
+3,9%
+37.741
Luglio
1.076.882
+8,8%
+94.765
Agosto
1.064.657
+8,2%
+87.301
Settembre
1.007.736
+6,8%
+68.526
Ottobre
907.603
+6,5%
+58.994
Novembre
750.114
+16,3%
+122.268
Dicembre
763.111
+22,1%
+168.647
Totale
10.224.973
+9,2%
+864.873
Possiamo osservare come le crescite per questa tipologia di traffico siano abbastanza costanti durante tutti i mesi dell'anno. su queste performance hanno influito molto i nuovi Ryanair per Londra, Bucarest e Siviglia, ma anche quelle di EasyJet per Nantes, Lille, Manchester, Cracovia, Tolosa e Alicante. In particolare le prestazioni del vettore inglese hanno influito molto durante i mesi di Luglio, Agosto, Settembre e successivi. Durante gli ultimi due mesi dell'anno, Ryanair ha aggiunto posti sullo scalo stimabili in circa 81.648 unità al mese grazie alle rotte per Brussels, Sofia, Gran Canaria, e Porto. Naturalmente hanno giocato un ruolo importante anche i vettori tradizionali presenti sullo scalo: da segnalare le buone perormance di Austrian Airlines, Tap, Iberia e British Airways. Buoni anche i riempimenti di Vueling e Wizzair sulle tratte inaugurate a Settembre per Kutaisi, Podgorica e Sibiu.

Passiamo ora al traffico Extra U.E, indubbiamente quello che ha sofferto di più durante l'anno appena trascorso:

Mese
extra U.E
Variazione
Variazione Assoluta
Gennaio
529.991
-0,5%
-2.649
Febbraio
461.142
+3,8%
+17.523
Marzo
529.881
-1,0%
-5.298
Aprile
507.162
-5,0%
-25.358
Maggio
483.955
-6,7%
-32.424
Giugno
508.679
-7,8%
-39.676
Luglio
604.037
-3,0%
-18.121
Agosto
650.216
-6,2%
-40.313
Settembre
573.704
-4,1%
-23.521
Ottobre
531.945
-5,1%
-27.129
Novembre
473.995
-1,9%
-9.005
Dicembre
539.153
+10,4%
+56.071
Totale
6.393.461
-2,45%
-156.342
Questa decrescita è da ricercare nella difficile situazione internazionale; i voli per il Nord Africa costituiscono una componente di rilievo nel traffico extra U.E da Malpensa, e proprio queste rotte sono quelle che hanno registrato le prestazioni peggiori. La crescita del mese di Febbraio è dovuta principalmente dall'anno bisestile: con un giorno in più Febbraio ha guadagnato traffico rispetto all'anno precedente. Tenendo conto di questa particolarità il mese di Febbraio ha segnato una crescita (nel traffico Extra U.E) dello 0,1% (+500 unità). Egitto, Marocco, Algeria e Tunisia sono stati penalizzati dalla crescente paura del terrorismo internazionale e anche dall'instabile situazione politica. Durante il mese di Dicembre però, alcune di queste destinazioni hanno ripreso a guadagnare traffico, in particolare il volo Egyptair per Il Cairo e i diversi charter per l'Egitto
 hanno segnato buoni coefficienti di riempimento. Il discorso relativo ai voli intercontinentali verrà approfondito nei prossimi mesi, quando avremo a disposizione i dati Enac relativi alle singole rotte. Con i dati a disposizione riusciremo ad offrire un'analisi migliore e più completa riguardo il traffico Intercontinentale e, più in generale, quello Extra U.E.
Proseguiamo ora con un'analisi puramente indicativa relativa al numero di passeggeri per volo.
Mese
Passeggeri  per volo 2016
Passeggeri  per volo 2015
Differenza
Gennaio
109,1
109,4
-0,3
Febbraio
108,8
108,4
+0,4
Marzo
112,7
112,7
=
Aprile
114,7
114,7
=
Maggio
112,0
115,7
-3,7
Giugno
118,1
120,2
-2,1
Luglio
125,5
121,9
+3,6
Agosto
128,5
130,2
-1,7
Settembre
120,2
122,2
-2,0
Ottobre
114,4
117,5
-3,1
Novembre
112,0
110,0
+2,0
Dicembre
115,5
106,9
+8,6
Totale
116,4
115,8
+0,6

Concludiamo le analisi relative al solo scalo di Malpensa con i dati del settore cargo:

Mese
2016
Variazione
Variazione Assoluta
Gennaio
37.724
+10%
+3.772
Febbraio
38.214
+3,4%
+1.299
Marzo
46.430
+6,1%
+2.832
Aprile
46.730
+6,2%
+2.897
Maggio
48.356
+2,4%
+1.160
Giugno
46.661
+3,7%
+1.726
Luglio
50.614
+4,2%
+2.125
Agosto
36.284
+1,0%
+362
Settembre
44.696
+11,1%
+4.961
Ottobre
54.058
+16,2%
+8.757
Novembre
49.718
+6,0%
+2.983
Dicembre
49.280
+17,9%
+8.821
Totale
548.767
+7,4%
+37.567
Il traffico cargo continua la crescita iniziata nel 2013 arrivando a conquistare nuovi record alla fine di questo 2016. Da sottolineare i mesi di Luglio e di ottobre cha hanno visto per la prima volta il superamento delle 50.000 tonnellate mensili. Le crescite maggiori sono state registrate durante i mesi di Gennaio, Settembre, Ottobre e Dicembre. Con 548.767 tonnellate transitate nello scalo il 2016 si colloca al primo posto del traffico cargo, superando di 37.567 tonnellate il record dello scorso anno, e di 62.101 tonnellate quello precedente del 2007. Malpensa si conferma così saldamente al primo posto del traffico cargo italiano, con una quota di mercato di circa il 55%, ottavo posto in Europa, quarto escludendo gli aeroporti Hub di una compagnia passeggeri (dopo Lipsia, Colonia e Lussemburgo).

Vi offriamo ora una serie di analisi riguardanti il traffico passeggeri e merci (2016) in Italia nei primi 10 aeroporti, di una data categoria, per contestualizzare meglio il ruolo dell'aeroporto di Malpensa nel sistema aeroportuale italiano:

Traffico Nazionale
Aeroporto
Nazionali
Variazione
1
Roma Fiumicino
12.472.878
+4,4%
2
Catania
5.431.185
+9,4%
3
Milano Linate
4.898.406
-2,4%
4
Palermo
4.139.624
+6,3%
5
Milano Orio al Serio
3.128.734
-1,5%
6
Cagliari
3.048.600
+2,5%
7
Bari
2.774.268
+6,5%
8
Milano Malpensa
2.693.131
+6,2%
9
Napoli
2.352.234
-2,7%
10
Lamezia Terme
2.068.807
+8,3%

Traffico U.E
Rk
Aeroporto
Internazionale
Variazione
1
Roma Fiumicino
18.782.355
+2,1%
2
Milano Malpensa
10.224.973
+9,2%
3
Milano Orio Al Serio
7.472.856
+14,8%
4
Venezia
6.661.133
+12,7%
5
Roma Ciampino
5.004.702
+3,4%
6
Bologna
4.765.194
+10,3%
7
Milano Linate
4.737.513
+2,6%
8
Napoli
4.061.732
+19,5%
9
Pisa
3.284.015
+8,4%
10
Catania
2.312.380
+17,2%

Traffico Extra U.E
Rk
Aeroporto
Extra U.E
Variazione
1
Roma Fiumicino
10.313.805
+4,85%
2
Milano Malpensa
6.393.461
-2,45%
3
Venezia
1.631.637
+3,7%
4
Bologna
984.044
+15,2%
5
Milano Orio Al Serio
553.080
+28,9%
6
Verona
548.839
-0,9%
7
Napoli
339.716
+7,0%
8
Pescara
308.991
-6,5%
9
Pisa
307.097
+3,2%
10
Brindisi
178.623
+12,3%

Traffico merci
Rk
Aeroporto
Cargo (tonnellate)
Variazione
1
Milano Malpensa
548.767
+7,4%
2
Roma Fiumicino
160.903
+11%
3
Milano Orio Al Serio
117.765
-2,7%
4
Venezia
57.973
+13,8%
5
Bologna
47.708
+16,4%
6
Brescia
24.416
-18,3%
7
Roma Ciampino
15.796
+18,2%
8
Milano Linate
15.365
-2,2%
9
Napoli
10.723
-0,0%
10
Pisa
10.282
+18,2%

Concludiamo con una breve analisi dei due principali sistemi aeroportuali italiani durante questo 2016: quello romano e quello milanese.
Sistema Aeroportuale
Milano (Mxp+Bgy+Lin)
Variazione
Roma
(Fco+Cia)
Variazione
Movimenti
365.330
+3,3%
362.419
-1,6%
Nazionale
10.720.271
-0,1%
12.716.081
-0,4%
Internazionale U.e
22.435.342
+9,0%
23.787.057
+2,1%
Extra U.E
6.946.843
-5,5%
10.432.737
+2,8%
Totale Passeggeri
40.262.535
+4,0%
47.140.468
+1,8%
Cargo
681.897
+4,8%
176.699
+9,0%
Pax a Volo
110,2
+1,4
130,1
+4,2