martedì 27 settembre 2016

Le Cronache Di Alitalia: parte 2

I vertici di Alitalia sono tornati a parlare del futuro della società, e il 14 settembre è stato svolto un meeting d'incontro del Management di Alitalia, con i vertici della compagnia quali Cramer Ball, James Hogan e Luca Di Montezemolo. Essi sottolineano che:

  • Alitalia perde, nonostante l'investimento per i "nuovi" aerei, il rinnovamento della flotta e l'apertura di nuove rotte,  (una perdita di oltre 500.000€ al giorno),
  • Gli azionisti di Alitalia non stanno investendo e affermano quindi che per creare la giusta condizione per fare in modo che Etihad continui a investire è che anche Unicredit e Intesa ricomincino a farlo; gli azionisti e i sindacati pretendono inoltre un nuovo piano industriale;
  • Lo sciopero del 22 settembre dei dipendenti Alitalia e Meridiana di 24 ore causerà un danno economico di milioni e milioni di euro e che se si continua con questo ritmo, si arriverà a un punto di non ritorno, ovvero gli azionisti non investiranno più su Alitalia.
  • Nel periodo estivo vi sono state cancellazioni di voli, in particolare le rotte VCE-AUH, FCO-YYZ e FCO-BOS sono state le più colpite Alitalia ha quindi dovuto affittare per giorni un B777 per tappare i buchi, causato dall'alto tasso di malattia dei piloti di A330,
  • LCDM invece si lamenta ancora riguardo il volo MXP-JFK di Emirates: "L'Italia è l'unico paese al mondo che ha permesso di far volare Emirates non da Dubai ma da un altro paese verso NY" afferma inoltre che le V libertà sono da " terzo mondo" ( L'australia, Nuova zelanda, Germania sono appunto paesi da terzo mondo vero) . Conferma inoltre che la rotta Malpensa-New York sia la rotta più profittevole per Alitalia e lamenta anche la mancanza di investimenti nella pubblicità per riempire i voli dai paesi in cui AZ vola.
Montezemolo continua ancora a lamentarsi del fatto che Emirates abbia aperto la rotta Milano New York quando Alitalia, prima che venisse aperta, aveva solo cinque frequenze settimanali. Questa critica non ha un vero fine, se volevano tanto avere loro la rotta perchè non hanno effettuato aumenti di frequenze aggiungendo anche un volo in più al giorno? Imbarazzante il fatto che la rotta più profittevole sia una rotta fuori dalla Base di Roma, dove hanno basato quasi tutti i voli Intercontinentali. La Milano New York è una rotta PTP ovvero con una scarsa, o assente, presenza di voli di federaggio nazionali ed europei questo significa che le rotte a Roma reggono solo d'estate mentre in inverno, senza gli appositi voli feed, verrebbero chiuse all'istante. Lo sciopero conferma la ancora disastrata situazione della compagnia, che nelle rotte che passano per la propria base di riferimento ovvero Roma,  non riescono ad avere profitti soddisfacenti per la maggior parte dell'anno. I dipendenti inoltre non accettano i cambiamenti che il management ed Etihad vogliono portare. Un piano fallimentare e dopo quasi 10 anni dal de-Hub da Malpensa Alitalia non riesce ancora a fare utili, dopo 2 fallimenti e conseguenti salvataggi. Alitalia Sai, in proporzione, perde di più della compagnia guidata da Cimoli che aveva 2 Hub( Malpensa e Fiumicino) e una flotta di quasi 200 aerei (ora sono poco più di 100). Linate invece non si sta più rilevando quella fonte certa di guadagni che era parecchi anni fa:  è stato infatti stimato che l'80% dei voli di Alitalia dallo scalo cittadino siano in perdita. Il 9 Gennaio 2017 con la fine degli accordi con Air France e Klm, dovrebbero tornare ad Alitalia alcuni slot a Linate: la destinazione di questi slot non è stato ancora deciso, o almeno per il momento non è stata data nessuna comunicazione. Sempre con il nuovo anno, Alitalia, si riprenderà la gestione degli spazi cargo dei propri veivoli. Ancora non è chiaro se verrà ricostituito il marchio Alitalia Cargo, è peró quasi scontato che, mantenendo questa linea e questo piano industriale, difficilmente Alitalia arriverà alla fine del 2017.

6 commenti:

  1. Se fossi stato uno di quelli che sedeva in platea ad assistere al you tube show dei tre uscendo avrei ritirato le azioni per "riposizionarle" in SEA e/o Emirates. Se Montezemolo l'unica cosa che sa dire agli azionisti che è sempre colpa di altri e guarda caso ciò che ruota intorno a Malpensa evidentemente fa solo capire che da quando CAI e SAI hanno lasciato Malpensa, il secondo scalo italiano, mica Tortolì per intenderci, vuol dire aver fallito tutto, ma proprio tutto.
    Crollata la scusa di Fiumicino 2 (non per il ritiro di Roma dalle Olimpiadi come stanno facendo intendere) ma dai emiri stessi (dopo aver confermato FCO come Hub Alitalia) dove Benetton & Co speravano ancora proprio con le olimpiadi ottenere comunque FCO2.
    Meno male che anche nel Governo i soldi per il raddoppio non sono previsti anche perché se il famoso impegno di Etihad in Alitalia vacilla per un solo giorno di sciopero vuol dire che orami, ottenuto il fideraggio che volevano sul loro vero hub l'interesse è quasi terminato (come accadde per Airfrance).
    Che i voli su Linate vadano male lo si sapeva, se avessero dei ultraleggeri li impiegherebbero mentre sul lungo raggio anzichè aprire una Los Angeles (da Milano) piuttosto se ne vanno a Cuba a fare charters o una Mexico quando ci sarebbero ben altre destinazioni mancanti.
    Certo...il cargo imbarcato per loro è un optional, infatti la Cargo City di Fiumicino è un deserto, il fideraggio cargo minimo (su Malpensa lo avevano sia sui voli pax che full cargo) ma si sa come è andata a finire.
    Morale, chi è quella mente che può pensare di fare un hub dove il traffico generato è prevalentemente turistico (vedasi i voli dei vettori US stagionali) volando con le stive vuote?
    L'analisi qui sopra è stridente, con AirOne arrivavano a quasi 240 aerei, sempre poco rispetto a BA,LH ed AF ma tra poco ancora meno rispetto a vettori secondari come Swiss, Tap, KLM etc ete mentre...le stelle stanno ancora a guardare.

    PS Domani sarò in Fiera a Bergamo, da quelle parti stavano già pensando di cambiare (per l'ennesima volta) l'insegna in "Hub Caravaggio" ma a quanto pare Italian è in posizione quadro.

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    1. Secondo hogan alItalia non fa utili perché linate non lo hanno liberalizzato , che le LC non volano a cgd e lhr, che il governo non ha Pubblicizzato Alitalia dove hanno apreto le nuove rotte e che EK gli ha danneggiati.
      Anche Hogan sta piangendo come Luca di Montezemolo e la "Povera" Alitalia si ritrova sempre più vicina al fallimento.

      PS: Hogan ha anche detto che le Lobby su Malpensa e Linate hanno rallentato il loro sviluppo; mentre invece la lobby romana del Mega Hubbe per legge che ha danneggiato la connettività del traffico aereo italiano nel mondo, invece? Di quello non si parla?

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  2. Ormai sono ridicoli e pensano che il popolo sia bue, il peggio è lamentarsi dove praticamente non esistono più, a Milano, la vera capitale italiana,mica Roma...
    Non parliamo poi del fatto che tirano come scuse al loro flop annunciato fatti come il terrorismo dove, per ora, in Italia l'ISIS non ha fatto alcun attentato e agli azionisti l'unica cosa che sanno dire che è colpa di Malpensa (via Emirates) mentre su Linate stanno zitti (ma si stanno schiantando tirando giù pure Air Berlin che a Malpensa aveva 4 destinazioni mentre nella gallina dalle uova di latta ne hanno ora solo due con risultati miseri).
    Hogan fosse furbo starebbe zitto dato che non si occupa più dei vettori partner ma solo di Etihad, evidentemente ha la coda tra le gambe dato che sta bissando Qualiflyer che, ricordiamocelo, ha mandato al grounding due vettori (che viaggiavano pieni sino all'ultimo minuto).
    Intesa e Unicredit hanno i santissimi pieni e in vari modi (anche ai media) hanno fatto capire che non ci mettono più un euro il che ha fatto tremare tutti gli azionisti, gli ultimi che ancora credevano a galline dalle uova d'oro e alle 5 stelle.
    Sicuramente convinceranno qualche nuovo partner a pagare l'obolo, ma stiamo parlando di briciole, la resa dei conti (che non tornano) è arrivata, assisteremo a piani di contingentamento (riduzione dei salari e licenziamenti) stile Air Berlin e visto quanto fatto con loro magari proporranno due al prezzo di uno (AB+AZ) a Lufthansa in modo che il surrounding sia completo (con doppia risata a Koln).

    Consiglio un'abbondante scorta di pop corn anche se il film è diventato un seriale essendo sempre lo stesso solo che ad ogni giro di boa la flotta è sempre più piccola e il primo vettore Italiano è una Low Cost che a Fiumicino assieme a Norvegian sarà il vero hub carrier per i romani che non vedono anche loro l'ora di poter avere un'alternativa.

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  3. Occhio che questo non è del tutto vero: "Alitalia perde, nonostante l'investimento per i nuovi aerei".
    Gli ultimi nuovi aerei sono gli Embraer ancora dei Capitani coraggiosi.

    La nuova Alitalia ha fatto solo un esercizio di "cosmesi" cambiando fodere e colori, ma nella pratica non c'è neanche un nuovo aereo, anzi ce ne sono parecchi in meno. Due nuovi 330 sono in realtà un prestito da Etihad e mantengono gli interni Etihad che sono abbastanza simili a quelli Alitalia (manca la Y+).
    I 321 ormai maggiorenni vanno avanti ed i 320 vengono standardizzati su 180 posti, che sono da low cost.

    i primi interni davvero nuovi arriveranno csui 777 che stanno iniziando in questi giorni la riconfigurazione ad AUH: cambierà l'IFE, i sedili di Y e forse quelli di Y+.¨
    Per la cronaca c'è da registrare un 777 "nuovo", in realtà un ex Vietnam, fermo ad AUH da mesi e che è atteso in servizio verso dicembre.

    Alla fine si tratta per lo piu' di fumo negli occhi ed i risultati economici lo dimostrano.

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  4. "Rinasce Lufthansa Al-Italia, Capitale Milano"

    Sto scherzando dato che sono il primo a non credere che Lufthansa si voglia prendere Alitalia, o meglio il 45% come uscito oggi sui media (e sappiamo bene che Il Messaggero ha ottime talpe in Casa Montezemolo, ops, Alitlia).

    La notizia ha girato mezzo mondo ma non è una novità che ormai Etihad sia disposta a sbolognare Air Berlin ed Alitalia al primo che accetti.
    Sappiamo bene che a Koln ogni notizia falsa (per tutelare gli azionisti) viene smentita ufficialmente ma in questo caso no (smentite a mezzo manager senza nomi non hanno alcun valore e una trattativa con Air Berlin è ben altra cosa).
    Sui ridenti lidi laziali il solo pensare dii finire sotto Lufthansa porta già a vedere lo spettro di Lufthansa Italia e questo è comprensibile, CAI e SAI hanno dimostrato che stare con Airfrance prima ed Etihad ora il rilancio non funziona, Lufthnasa è sempre stata chiara (anche in ambasciata a Roma presentando l'offerta a CAI ai sindacati), l'hub in Italia può essere solo su Malpensa e con Lufthansa Italia ci hanno provato (anche senza AirOne, allora loro partner poi costretto a passare in CAI ndr), fatti e non parole.

    Personalmente dalle info che ho difficilmente Lufthansa si prenderà (alle condizioni di Etihad) queste due cadreghe, anzi a Koln ringraziano Hogan per aver dilaniato Air Berlin, secondo vettore tedesco, a costo zero e vedere una Alitalia di nuovo allo schianto non fa che gongolarli dato che qualche sassolino lo hanno da togliere (dopo lo scippo di AirOne e quanto fatto contro Lufthansa Italia) così come lo è stato per KLM quando CAI si ritrovò in Airfrance KLM.



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  5. Va da se che se Lufthansa dovesse prendersi sul gobbo i vettori offerti da Etihad le condizioni sarebbero completamnte diverse da quelle richieste con una pila di richieste notevole (bye, bye Linate, dieta per Fiumicino) ma ripeto, poco probabile che accada, semmai la strategia è quella di prendere tempo, far finta di trattare con Etihad ed alla fine ritirarsi per farli schiantare.
    Non è una novità di questi giorni i lfatto che se Etihad non riuscirà a trovare ossigeno per Air Berlin ed Alitalia con altri partner (che ne capiscano di aviation veramente) l'altra opzione sia quella di ritirarsi dalle controllate.
    Tempo fa avevo detto che la cordata di vettori partner che Etihad ha messo su assomigliava a auella di Qualiflyers, detto fatto.
    Tra l'altro bisogna ricordarsi che il feederaggio che Air Berlin ed Alitalia stanno portando al lor vero unico hub (Abu D.) è minimale, praticamente un nulla rispetto a quello che stanno facendo Emirates e Qatar dall'Italia verso i loro hub (su Venezia una vera débâcle facendo togliere il WB di Alitalia per passare ad un misero NB).
    Il loro Hub sta facendo girare un terzo dei passeggeri che generano Fiumicino e Malpensa quindi vettore con capitali ma assolutamente non strategico neanche in casa loro (Medio Oriente) ed ancor meno in Europa con i loro partner (disastro in Germania, idem in Italia).

    Le banche Italiane hanno deciso di non metterci più un euro, la CDP non può più operare su società in rosso, il Governo ha fatto capire che ha già dato quindi è ovvio che l'unica opzione è rivolgersi ad altri vettori, che sia Airfrance KLM, Lufthansa o domani IAG poco importa, quando si sbologna non si guarda in bocca (al cammello).

    Quello che fa arrabbiare è la spocchia utilizzata da certi manager nel pensare che nel settore non si conosca i motivi, veri, che hanno portato Alitalia a fallire diverse volte, magari qualche socio non esperto di aviation sino ad ora se l'he bevuta ma parlare con vettori no.
    Certo che se pensiamo la convention da venditore di pentole con tanto di poster LH con A380 nel fare guerra a Lufthansa con il famoso surrounding trasformato ora in promozione San Biagio (2 al prezzo di 1) offrendo i gioielli di famiglia a 5 stelle alla stessa Lufthansa la cosa fa sorridere (se non piangere dato che si sta giocando con i soldi dei contribuenti italiani che hanno permesso che Alitalia non andasse al grounding) anzi piangere.

    Se non erro in flotta SAI ha ancora un aereo pittato AirOne, sono stati accorti, magari tra un po' potranno rimettere la insegna "partner of Lufthansa"....

    Viele Grusse...

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