domenica 22 gennaio 2017

Le cronache di Alitalia: parte 3

In questi ultimi 2 mesi, si è parlato moltissimo di Alitalia nella stampa nazionale, in particolare si è parlato del fatto che, la compagnia debba essere (ancora?) ricapitalizzata perchè udite udite, perdono 1 milione di euro al mese e di conseguenza, hanno finito i soldi in cassa molto prima del previsto! Siamo passati dalla "compagnia a 5 stelle" alla "Alitalia Low Cost", la stessa compagnia che fino a 2 anni fa credeva che con i soldi provenienti da Etihad e con il decreto Lupi, creato tutto per loro, potessero addirittura arrivare all'utile nel 2017. E ora indovinate cosa scrivono le testate giornalistiche "Alitalia perderà 400 milioni di Euro nel 2016 e 500 milioni quest'anno (2017), ritorno all'utile previsto nel 2021!". Quindi, fatti 2 conti, dall'acquisizione della compagnia emiratina al 2021, ci saranno ben 6 anni di perdite! Incredibile, davvero entusiasmante vedere in un decennio una compagnia che ,fino a 9 anni fa aveva 2 Hub ( Fiumicino e Malpensa), con più di 180 aerei ( con AirOne si arrivava fino a 240 aeromobili) e con un buon network , sia fallita 2 volte, con conseguenti ricapitalizzazioni da parte dello stato e delle banche, con riduzione delle macchine fino ai 120 aerei attuali e con il conseguente taglio delle rotte, dei dipendenti e dell'Hub di Malpensa, vedersi rimpicciolire fino a diventare una Low Cost come Air Lingus. (Alitalia perdeva 1 milione di euro al mese nel 2008 con il petrolio a 100 dollari e con una flotta più ampia, quindi la situazione attuale è addirittura peggiore di quella di circa un decennio fa!).
 In più, mesi fa un fuordivante Luca di Montezemolo veniva a dire che "la nostra crisi è colpa delle LC che investono in Italia, del governo che non pubblicizza le rotte Intercontinentali appena aperte e di Emirates che ha impedito ad Alitalia di svilupparsi sulla rotta Milano-New York", affermando addirittura che le V libertà sono da paesi del Terzo Mondo!.
Il CDA di AZ invece di darsi la colpa per non aver strutturato un Business Plan ideale per il plurifallito vettore Italiano, va a dare la colpa ai competitors, che a differenza della Ex-compagnia di bandiera (ci tengo a sottolinearlo dato che qualcuno pensa che lo sia ancora), macinano utili ogni anno. I "poverini" alcuni giorni fa, sono andati a chiedere ed elemosinare altri soldi allo stato, e a lamentarsi del decreto DelRio che ha impedito l'apertura di Linate all'extra-UE. Sperando che non danneggino ancora il sistema milanese (ma non sono stati gli unici, che sia ben chiaro), posso dire con assoluta certezza che questa volta, non penso si salveranno ancora dall'ennesimo fallimento, andando a fare il "Triplète"(ma stiamo parlando di Alitalia, quindi tutto può succedere).
Dalle conseguenti notizie del taglio di rotte, aerei e personale di Alitalia, si può dedurre che se si salveranno, applicheranno il piano Low cost, con una AZ divisa in 2:
  • Alitalia LC: dedita alle rotte nazionali e continentali, con lo stile classico delle LC, con il conseguente taglio di aerei di medio raggio, che saranno secondo i giornali di 25-30 aeromobili
  • Alitalia "Team": dedicata alle rotte Intercontinentali, con l'inserimento di nuove macchine Lungo Raggio e apertura di nuove destinazioni. (San Francisco in primis)
Dato che,secondo me, questo non accadrà, l'unica soluzione sensata, congrua e intelligente sarebbe fallire una volta per tutte e, se verrá creata una nuova società con un nuovo nome, logo, senza alleanze o Joint Ventures e con il grounding della flotta di 1 mese per la costruzione della nuova società, come hanno fatto Swissair con Swiss International Airlines e Sabena con Brussels Airlines, forse si potrà avere un futuro roseo ma, fino ad allora, finirà sempre così.

54 commenti:

  1. Avete visto tutti cosa hanno scritto ne l'espresso? Incolpano ancora Malpensa! Ma è mai possibile che dopo 10 anni incolpano ancora uno scalo che come unica colpa che ha avuto è da aver fatto hub ad una compagnia romana! Io non ho parole, poi da quello che hanno scritto: Malpensa è stata una scommessa prettamente politica: ma quale scommessa politica, dato che lo scalo lo aveva voluto principalmente Alitalia con cempella! Mai una volta che dicono che In 10 anni sono falliti 2 volte col sistema FCO+LIN, mai una volta che spiegano come mai perda 600 milioni l'anno, mai una volta che dicono qualcosa senza essere influenzati dalla politica o da qualcuno di più in alto. Non ho mai visto un giornale, se non pochi che dicano che Alitalia è un'azienda destinata a fallire perché legata al Lazio e specialmente a Roma. Adesso basta!

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  2. Perdita di 1 milione al mese? Mi sa che è errato come dato, magari!

    Ammettere che continuano a fallire con Hub a Fiumicino no eh? Troppo pericoloso ammetterlo è scriverlo?
    Tutto ciò riconferma che non è mai stato Malpensa il problema economico in Alitalia, anzi il contrario!
    Tra l'altro ancora con questa menzogna nel dire che la lega o partiti del nord volevano l'hub a Malpensa quando la lega manco esisteva ed è stata Alitalia per anni a chiedere al Governo di avere un grande scalo nel nord Italia per poter competere con gli altri hub! Vigliacco chi omette e falsifica la storia!

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    1. C'è ancora gente che dice che negli anni 80 esisteva la lega come partito. E ciò conferma anche che in una decade non sia cambiato nulla a livello di idee nel CDA e nei giornalai legati ad Alitalia, la plurifallita compagnia mediocre italiana. Mi sà che quei giornalai corrompibili facilmente rode un pò, Malpensa che cresce a doppia cifra in 2 mesi e la loro "compagnia" che è caduta dalle 5 stelle immaginarie costretta a tagliare rotte dall'hubbe. Non vedo l'ora che arrivi Meridiana, magari zittirà questi inetti ma sappiamo tutti come è formato l'attuale sistema Milanese, dominato dalle Low-cost, che come basi di riferimento hanno guardacaso Malpensa e Orio.

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  3. Ottima analisi anche se un fallmento con libri in tribunale lo eviteranno dato che in quel caso troppo "vertici" verrebbero toccati, il piano è già scritto Roland Berger e KPMG devono solo firmarlo quindi si prende tempo solo per far finta che lo stiamo elaborando per poi presentarsi all ultimo (con pochi soldi in cassa) al Governo chiedendo di tutto e di più.
    Tra l'altro AdR (Atlantia) viene chiamata a diluire i pagamenti (vuoi vedere che son indietro con i pagamenti da diverso tempo?) là dove volevano fare hub (con la conversione del medio raggio feeder in Low Cost poniamo fine al termine Hub Carrier per Alitalia, un minimo di decenza).
    Il fatto che credano di rinegoziare leasing, contratti con i fornitori ed ancor più vende il medio raggio a qualche Low Cost sono solo dei desideri (che sono scritti nel piano industriale) che però non sono "fatti" quindi sole promesse dove gli azionisti dovrebbero nuovamente credere che si realizzino?
    Sì certo, come no...!

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    1. Di veri Hub, Alitalia non ne ha mai avuti, eccetto la loro straodiata Malpensa, appena sentono quel nome gli vengono i brividi, citare quella parola è come dire Lord Voldemort nella saga di Harry Potter.

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    2. Vorrei tanto sapere cosa c'è scritto in quel piano. Diventerà LC oppure escogiteranno qualcosa?

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  4. Costi Low Cost inteso come personale (condizioni City L.) e costi di gestione minimi, as esempio a Linate stop ai finger, servizi extra a pagamento quindi perché mai un passeggero dovrà preferire Alitalia rispetto alle vere Low Cost? Mistero...
    Comunque sia Alitalia trasforma Linate in scalo Low Cost che assieme a Easyjet questo vuol dire il 75 % dei voli operati dalla ex gallina dalle uova d'oro, chiaramente che Alitalia Low Cost possa funzionare nel settore aviation non ci crede nessuno, neanche loro stessi a Roma ma ora l'importante è presentare agli azionisti, governo e fornitori un piano che faccia tremare il mondo e che porterà Alitalia a diventare una compagnia a cento celle, ops, cento stelle!

    Quante palle....e non è ancora finita!

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  5. Ad ogni crisi perdono pezzi (aerei) quindi mercato diventando commercialmente e politicamente meno importanti.

    Si era detto che dopo la MXP-JFK di Emirates dati i malumori dei vettori americani e la salita di Trump altre V non sarebbero state usate da Emirates per evitare frizioni politiche con gli USA.
    Voila, Atene-Newark giornaliero con il triplo e' servito.
    Non mi meraviglierebbe che presto usino le altre 4 frequenze che hanno senza troppi problemi.


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    1. Atene ha avuto un Boom in 3 anni ed è passato da 12 milioni a 20 milioni di pax l'anno, avere un volo per New York sarebbe il minimo

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  6. Infatti i vettori americani ci rimetteranno perdendo il mercato greco.

    Intanto Hogan lascia Etihad, ora è ufficiale quindi Ball perde il padrino.

    Intanto scandalo a Linate

    http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/pizzo-per-dormire-nell-aeroporto_27323.shtml

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    1. Ho visto, da cacciare subito in galera, ma non accade solo a Linate.

      Hogan ormai è una testa tagliata.

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  7. Ero lì durante le riprese finali, a quanto pare (per ora in onda non lo si è detto) Striscia ce l'ha con le forze dell'ordine che informate dei fatti avevano più l'interesse a chiudere le riprese che altro...

    Tornando ad Alitalia senza più il patron (Hogan) per Ball sarà dura convincere di realizzare una Low Cost agli azionisti.
    Poi si sa, chi prenderà il posto di Hogan (e Ball) difficilmente seguirà il loro modo di operare quindi come azionista come minimo attenderei i nuovi manager ma questo potrebbe dire grounding dato che i soldi ad oggi sono scarsi.

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    1. Esatto, ah e poi Hogan era sostenitore del Linate aperto, quindi abbiamo un sostenitore in meno e una testa importante tagliata

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  8. Infatti è Ball ora sarà solo.
    A proposito di Linate Sea lì non vuole uno scalo Low Cost come invece vogliono farlo diventare i romani di Alitalia, stanno investendo in Linate Prime con un nuovo hangar e piazzali (il nuovo hangar andrà a un noto produttore di occhiali) quindi Alitalia ancora una volta va contro Milano senza alcuna condivisione.

    Tra l'altro Milano Malpensa Prime aprirà anche a Mslpensa utilizzando anche L hangar Sea n.3 (ex FedEx ) vicini al Satellite C e a fianco di Lufthansa Technik offendo così servizi di transito d'eccellenza a chi prosegue con i migliori vettori mondiali dal T1.

    Finalmente qualcuno in giro inizia a capire che Malpensa potrà nuovamente tornare hub grazie a Qatar/Meridiana ed a un vettore feeder ai nastri di partenza (non parlando Italian Airways a Orio dove a parte voci altro non c'è.

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  9. Intanto Giovedì Mol allo Sheraton presso il T1 di Malpensa, Show garantito

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  10. Che è disposto a fare feeder per Alitala a Malpensa ma intanto si fa un po di milioni di passeggeri in primis 😂

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  11. Cosa vorrano mai fare con AZ in uno scalo dove ormai ci sono solo 3 voli ic

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  12. Se Alitalua vorrà continuare a suicidarsi a Fiumicino problema suo ma dopo la dipartita di Hogan e prossima di Ball voglio vedere come Etihad valuterà da dove far partire i voli di lungo raggio profittevoli

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    1. Mah ho i miei dubbi riguardo aperture AZ a Malpensa.

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  13. Dipende chi veramente comanderà in futuro in Alitalia, Etihad mettendoci i soldi e visti i risultati non fa fatica a capire da dove far fruttare meglio i voli di lungo raggio, loro stessi hanno per 10 anni volato solo su Milano e non Roma sia come pax che full cargo.
    Se invece abbandoneranno Alitalia (non c'è due senza tre, vedasi KLM ad Airfrance) e questa sarà salvata da patrioti di turno con il solito Schisano allora continueranno a farsi male nel ridente scalo ostiense.
    Bisogna calcolare che Hoogan per Alitalia non ha fatto nulla (oltre a sparare cavolate ai media e governo) ha pari pari preso il piano fallimentare di CAI (LIN + FCO) e continuato a portare avanti. Appena Cassano ha provato a dire che forse si doveva rivedere il tutto riconsiderando Malpensa Hoogan lo ha mandato via.
    Ora ad andare via sarà Hoogan e poi Ball e siccome la decisione di mandare via Hoogan e' di Etihad e' evidente che chi prenderà i loro posti farà tavola pulita (anche perché devono tenersi buoni le banche italiane azioniste).

    Chiaramente gran confusione e non prevedo nulla di buono.

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    1. Nemmeno io, non si sa mai cosa tira fuori AZ dal cilindro

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  14. di Angela Zoppo
    Etihad mette ufficialmente sotto esame la sua campagna d’Europa, che con le acquisizioni del 49% di Alitalia e del 30% di airberlin è costata 1,7 mld di euro, portando a perdite stimate in 778 milioni. Il cambio di strategia implica il ribaltone al vertice, con l’uscita ormai ufficiale di James Hogan, australiano, classe 1956, a capo della compagnia per dieci anni dal 2006 a maggio 2016, quando è stato nominato ceo e presidente della capogruppo Etihad Aviation. Hogan lascerà nella seconda metà dell’anno, il tempo di trovare il successore. Con il top manager uscirà anche il cfo James Rigney, mentre si andrebbe rafforzando la figura di Peter Baumgartner, che ha sostituito Hogan alla guida di Etihad Airways e ora potrebbe prenderne il posto, subentrando anche nel cda di Alitalia con l’incarico di vicepresidente. Meno stabile, invece, la poltrona di Bruno Matheu, oggi a capo di Etihad Airline Equity Partners (Air Serbia, Air Seychelles, airberlin, Alitalia, Etihad Regional, Jet Airways e Virgin Australia), anche solo per dare un segnale di discontinuità nella gestione delle partecipate. La prossima uscita di Hogan mette inoltre un’ipoteca sulla permanenza al vertice dell’Alitalia dell’ad Cramer Ball, che pure appena due giorni fa ha incassato la fiducia degli azionisti a portare avanti le azioni previste nel piano 2017-2022 (ancora in fase di approvazione), con tagli per 160 milioni di euro già nel corso di quest’anno. La decisione di sostituire Hogan, che era nell’aria da dicembre, è stata ufficializzata ieri dal board del gruppo emiratino, con toni da separazione consensuale che va a concludere un processo di transazione, avviato proprio con la riorganizzazione della struttura in Etihad Aviation Group. A Hogan viene concessa perciò un’uscita di scena più che onorevole. «Siamo davvero grati a James», ha detto il presidente del board di Etihad Aviation, Mohamed Mubarak Fadhel Al Mazrouei, «In appena 10 anni ha guidato la crescita di Etihad da carrier regionale con 22 aerei ad aerolinea mondiale con 120 aerei, con sette compagnie partecipate insieme alle quali trasporta 120 milioni di passeggeri all’anno». Tra quelle sette compagnie c’è naturalmente Alitalia, l’ultima operazione conclusa da Hogan a fine dicembre 2014, con un investimento iniziale di 387,5 milioni di euro. Il top manager australiano ha continuato a sostenere il vettore italiano anche in queste ultime settimane, pur con il fiato degli emiri sul collo. Etihad infatti avrebbe garantito alla compagnia altri 300 milioni di euro, 100 dei quali a titolo di prestito e 200 milioni per effetto della conversione delle obbligazioni in strumenti partecipativi. Ma adesso è il momento di ripensare l’intera strategia. «Per garantire il successo della compagnia in un mercato cosi impegnativo», ha detto Mazrouei, «il cda e il management continueranno a portare avanti una revisione delle strategie. Dobbiamo continuare a migliorare l’efficienza per ridurre i costi, aumentare la produttività e i ricavi». Sugli equity partner, il presidente di Etihad aviation ha confermato un impegno di massima, pur ammettendo che le partnership dovranno essere migliorate e aggiustate. In altri termini, è possibile un graduale o parziale disimpegno, visto che a tutt’oggi solo Air Serbia, Air Seychelles e Jet Airways (questa sotto la guida di Cramer Ball, attuale ad di Alitalia) hanno dato soddisfazione all’azionista di minoranza emiratino, bloccato anche dai vincoli europei che non gli consentono di salire oltre il 49% nel possesso azionario di un vettore Ue. Intanto sono in molti a voler sfruttare la fase di debolezza di Alitalia. Dopo Air France-Klm, che ha deciso di puntare sul bacino del NordEst tornando a volare su Malpensa, anche Ryanair è pronta a rafforzarsi nello scalo lombardo. Il ceo Michael O’Leary annuncerà domani le prossime mosse sul mercato italiano.

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  15. Articolo che sottolinea il fatto che Etihad vede ora Alitalia come un vettore dove è possibile addirittura un way out, peggio di così!

    Volevo tornare un attimo su Meridiana, leggo in giro considerazioni che ormai non hanno più nulla a che vedere con le strategie della nuova Meridiana by Qatar.

    Su Linate l'operativo è ancora quello (per questa winter) realizzato dalla ex sede di Olbia quindi realtà che non esiste più dato che la base è MXP.
    I voli su Linate verranno tagliati (la Catania per prima ma mi aspetto anche la Monaco che ovviamente va male dove da MXP Lufhansa ed Easyjet vanno molto bene, così come la Marsiglia.
    Tutto l'attuale operativo Meridiana è frutto di chi ora non c'è più, intanto si inizia a rafforzarsi, ovviamente da MXP su Cairo, Dakar, Lagos e tra poco Tel Aviv e Mosca.

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    1. Meridiana opererà Tel Aviv? Si sa per quando?
      Mi immagino che l'attuale network venga tagliato per la prossima Winter o Summer

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  16. La Tel Aviv l'hanno da quando gliela darò nona loro anziché a Lufthansa Italia (facendo così mandare su tutte le furie Koln dato che era la prima destinazione extra EU richiesta dopo un anno di attesa del COA).
    Meridiana aprirà destinazioni nazionali continentali ed intercontinentali come hub carrier, ci vorranno un po di anni ma le idee sono chiare.

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    1. Giungono rumor che dicono che Ryanair avrà massimo 8 aerei basati a Malpensa entro il 2020

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  17. Il piano prevede 5 mil di passeggeri su MXP, tra macchine basate e non (che opereranno su MXP) difficile dire il numero di macchine utilizzate.
    Dato che Sea non fa i prezzi di Sacbo il costo per aereo basato a Malpensa è superiore rispetto ad Orio quindi le macchine basate saranno le minime indispensabili per i voli in partenza al mattino mentre il non basato diverrà sicuramente notevole.

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  18. A Olbia si preoccupato di non easer piu la base di Meridiana essendo Malpensa con la nuova holding a Milano, good morning eh?

    https://www.google.it/amp/lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2017/01/25/news/meridiana-appello-a-nizzi-olbia-rimanga-centrale-1.14769827/amp/?client=safari

    Tra l'altro per Meridiana di dovrà decidere sull alleanza, nuove livree etc etc.
    Se pensavano in un hub a Olbia mi vien da ridere, avranno i loro voli su MXP e forse LIN è da MXP potranno volare in prosecuzione.

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    1. Ma infatti dovevano aspettarselo, Olbia non può ancora essere la base di questa nuova compagnia. Sarà una focus city dove opereranno voli per Roma e Milano.

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  19. Il volo per Mosca da MXP partirà dal 22.3

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  20. 4 frequenze settimanali con code share con S7

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  21. Dalla conferenza stampa Ryanair a MXP nuove rotte :

    Alicante
    Eindhoven
    Katowice
    Lamezia Terme
    Liverpool
    Palermo
    Valencia

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  22. Altri 2 aerei basati, chiaramente quando si è parlato di Alitala in versione Low Cost scetticismo e ghigni abbondavano.

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  23. Esatto, Valencia, Katowice, Liverpool Eindhoven

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  24. Ma l'importante è che si basano altre 2 macchine quindi base MXP in crescita

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    1. E c'è chi dice che "da Malpensa nessuno vola per andare in europa" Cit.
      :D

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  25. c'è la possibilità che FR faccia transiti per Meridiana?

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  26. Intanto annuncio che Air Berlin riapre a MXP il volo per Hannover dal 26 marzo. Annunciando così la sconfitta definitiva del decreto Lupi.

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  27. Ryanair si offre come feeder ma al momento gli unici clienti che ha sono Norvegian e Air Lingus il resto solo contatti.
    Meridiana farà tutto diventando una major che entreràin uma alleanza assieme a code share, mica vogliono diventare una Alitalia!
    Tra l'altro dopo la conferenza largomento di molti era proprio Meeidiana e Qatar, pian piano ci si sta accorgendo....

    Intanto Alitalia sempre più verso lo sciopero:

    https://www.google.it/amp/www.repubblica.it/economia/2017/01/26/news/alitalia_salta_la_mediazione_verso_lo_sciopero-156935031/amp/?client=safari

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  28. Anche Air Berlin back home? (MXP) 😂

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  29. Risposte
    1. Mi sono sbagliato, ha aperto solo un codeshare con i voli di Flybe da Hannover

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    2. Ah ecco, comunque sia sempre un piccolo ritorno su MXP anche se indirettamente.
      Fosse per AirBerin sarebbero già nuovamente a MXP un pò come l'altra genialata di Etihad di mollare lhub che avevano creato a Palma dove tutti i vettori ci si sono buttati per sostituirli.

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  30. Visto l'interesse sulla conferenza Ryanar/Sea allo Sheraton ecco il video dove tra l'altro si confermano i due aerei basati in più.
    Scusate per la mia testa che offusca parte della visuale ��
    https://youtu.be/cD19RAJk-_M

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    1. Vedo che alla conferenza vi era anche la Rai.
      Tra quanti giorni dovrebbe arrivare il via libera per IG/QR?

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  31. per Alitalia si avvicina sempre di piu' la scritta "Game over": questo we è uscito un primo articolo che parlava esplicitamente di amministrazione controllata.

    EY e le banche stanno litigando come non mai ed i pochi risparmi del piano industriale abbozzato non permettono a nessuno sano di mente di buttare altri soldi nel pozzo senza fondo.
    Non credo che tagliando ancora i risultati possano migliorare, visto che praticamente tutte le rotte sono in perdita, andrebbero tagliate tutte.

    Al di fuori degli azionisti attuali, che ci potrebbe mettere dei soldi, sapendo che tra pochi mesi potrebbe prendersi tutto in liquidazione, spendendo meno, senza contratto capestro tra i piedi (JV Atlantica per iniziare) e soprattutto senza molti dei debiti accumulati?
    I politici non sembrano disposti a fare grandi favori e se si andasse davvero ad elezioni anticipate il "problema Alitalia" potrebbe essere rinviato invece che risolto.

    A questo giro le possibilità che la vecchia signora in tricolore ce la faccia, sembrano le piu' basse di sempre.
    E questo senza parlare di LIN, MXP, FCO o altro!

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    1. Ormai sarà solo storia Alitalia. Doveva fallire nel 2008.

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