In Italia sono presenti 40 aeroporti con più di 10.000 passeggeri annui ma a differenza degli altri paesi Europei, l'Italia si avvale di una rete di aeroporti di medio-piccole dimensione. Basti pensare che il nostro principale aeroporto, Fiumicino, è meno trafficato di Barcellona, Monaco e Londra Gatwick secondi aeroporti rispettivamente di Spagna, Germania e Regno Unito. Dopo Fiumicino bisogna aspettare altre 20 posizione per vedere un'altra bandiera italiana, Malpensa. Il fondo delle lista è invece caratterizzato da una grande presenza del tricolore insieme alla bandiera greca. Viene perciò spontaneo chiedersi, ci sono troppi aeroporti in Italia? La risposta è sicuramente si, sopratutto se confrontiamo la nostra estensione con quella di Germania, Francia e Spagna. Ma questo è un problema? Esistono i pro e i contro: i pro sono sostanzialmente nell'avere maggiore comunicazione diretta e più città servite. I contro invece sono il fatto di avere maggiori costi di gestione e non avere un vero e proprio aeroporto di riferimento: se da casa mia ho un volo diretto per tutta l'Europa non ho bisogno di fare scalo a Fiumicino come normalmente succede nel resto d'Europa. Questo però non sviluppa un sistema nazionale e favorisce gli aeroporti stranieri. Se da casa mia voglio andare a Dallas, prendo il volo per Parigi, Londra o Amsterdam e vado a Dallas senza dover passare da Fiumicino. Se invece a casa mia si potesse andare solo a Fiumicino allora avrebbe ragione di esistere anche un volo diretto Roma-Dallas che invece non esiste, favorendo così gli aeroporti italiani, le compagnie Italiane e creando un aeroporto centrale. Per questo motivo secondo me alcuni scali italiani dovrebbero essere fortemente limitati o addirittura chiusi; ecco una mio pensiero:
Nord Italia
Bergamo Orio Al Serio
Genova Sestri
Milano Malpensa
Torino Caselle
Venezia Tessera (no ruolo intercontinentale)
Centro Italia
Cagliari
Firenze (insieme a Pisa)
Olbia
Roma Ciampino (fortemente limitato)
Roma Fiumicino
Pescara
Pisa (insieme a Firenze)
Sud Italia
Bari
Catania
Lamezia Terme
Lampedusa
Napoli
Palermo
Il problema di avere così tanti aeroporti si sta amplificando poiché a crescere sono soprattutto gli aeroporti di piccole dimensioni. Per il 2016 sono state infatti annunciate molte rotte per Torino, Firenze, Napoli, Venezia, Roma Ciampino, Cagliari e Pisa. Mentre gli aeroporti più grandi vedono le rotte previste aumentare di molto poco (Malpensa) o addirittura in negativo (Fiumicino, a causa della chiusura della base di EasyJet) . Se si concentrasse il tutto in 2 aeroporti ne beneficerebbe l'intero sistema, Fiumicino potrebbe arrivare ai livelli di Madrid o Francoforte e Malpensa potrebbe tornare intorno ai 25 Milioni annui. Le compagnie italiane non sarebbero più destinate al fallimento (Alitalia, Blue Panorama, Livingston, Meridiana....) e si potrebbe diventare competitivi sul mercato con un' offerta razionale ma funzionale.
Salve Alex condividiamo in parte la problematica del cattivo sistema aeroportuale verso i grandi Scali. Però, e lo sosteniamo da 'tifosissimi di Malpensa", debba essere rivisto il sistema di 'federaggio' fra i Grandi ed i medi aeroporti come il caso nostro a Taranto-Grottaglie.
RispondiEliminaNoi offriremmo uno splendido ritorno Passeggeri con l'arco jonico fino al nord Calabria collegandoci a livello nazionale con Roma e Malpensa, Venezia e Torino, Catania e Pisa, attualmente stimato intorno ai 2 milioni da subito ai livelli di Brindisi.
Purtroppo pur avendo la 5° pista più lunga d'Italia ci troviamo bloccati da una piccolissima realtà come Brindisi che è 4 volte più piccola di Taranto, attualmente gestita oltre la sua capienza per sterili competitività di Campanile fra loro e bari con appena 5,3 milioni di pax (Gen.-Ott. 2015) cioè nemmeno quanto la sola Bologna 5,8 milioni.
Se solo ci dessero i collegamenti passeggeri con Malpensa, Roma e le altre destinazioni sicuramente porteremmo il nostro valore aggiunto, essendo una vasta zona completamente senza mezzi di trasporto e con una struttura che costa alla Regione Puglia solo per Alenia.
Ormai sono le destinazioni che creano un Aeroporto grande, e non il contrario, occorre saggio federaggio italiano ed europeo con eventuali scali intermedi...
Buona sera, mi fa molto piacere che sia intervenuto. Siamo d'accordo sul fatto che il sistema aeroportuale italiano vada fortemente rivisto per garantire maggiore competitività e collegamenti. In mia opinione, il titolo del mio post non è precisamente corretto, sarebbe meglio avere più aeroporti ma con molti meno voli, ovvero solo quelli che garantiscano un collegamento con un aeroporto importante ma averli da tante parti d'Italia. Molte persone usano ancora mezzi propri in Italia anche per percorrere lunghe distanze perché si trovano in zone disagiate lontane da un aeroporto. Se il numero degli aeroporti fosse sensibilmente maggiore, incluso ovviamente Taranto, ma il numero massimo di passeggeri di questi limitato a circa 1,5 milioni di pax con collegamenti esclusivamente con aeroporti principale, ognuno avrebbe a disposizione un comodo collegamento con il mondo senza dover portare soldi, occupazione e passeggeri nei paesi stranieri, perché detto fuori dai denti, gli Italiani che fanno scalo in Italia ora come ora sono pochissimi. Ne beneficerebbe tutto il sistema e magari l'Italia da paese importante che è non avesse il suo aeroporto principale oltre il 40º posto al mondo... Nel caso specifico di Taranto io ho sempre pensato che sarebbe stato meglio sviluppare l'aeroporto Grottaglie piuttosto che Brindisi poiché Taranto è ancora un importante città anche dal punto di vista economico, forse una delle più importanti in Italia senza un aeroporto importante. Al contrario molte città hanno un aeroporto senza che ce ne sia la reale necessità e qui torniamo al punto di prima...
EliminaIntanto leggendo il vostro blog ho notato che avete riportato un articolo da Aeroporti Lombardi, ecco quel post è stato scritto da me e la versione completa, se vi interessa, la trovate sul questo blog.
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