lunedì 9 novembre 2015

Masterplan Malpensa 2015

È stato presentato oggi il Nuovo Masterplan dell'aeroporto di Malpensa che copre un arco temporale dal 2015 al 2030. In quell'anno la Sea prevede che transitino a Malpensa circa 30 Milioni di passeggeri. Il vecchio Masterplan, che è stato ritirato l'anno passato, era stato elaborato tra il 2007 e il 2008, periodo in cui Malpensa gestiva ancora alte moli di traffico. Perciò il progetto prevedeva la terza pista, ora rimossa, un terminal centrale tra le piste, un area logistica e il completamento del Terminal 1. Il terzo terzo del terminal principale è stato completato nel 2013 mentre gli altri progetti non hanno potuto vedere luce a causa del notevole calo del traffico e dal fatto che non venne mai approvato e sappiamo bene tutti come mai.
"Malpensa non sarà più grande Hub, ma diventerà ancora di più un aeroporto intercontinentale punto punto" questo dice la Sea alla presentazione del Masterplan. Peccato però che nella pratica non sarà così, Linate che continua ad aspirare passeggeri, il governo che non concede 5º libertà e non vuole altro sviluppo se non quello di Fiumicino e Alitalia che non vuole concorrenza, metteranno presto fine anche allo sviluppo degli intercontinentali di Malpensa che già quest'anno stanno crescendo solo dell' 1%. Malpensa si crescerà, ma a ritmi molto lenti di circa 300.000 passeggeri l'anno per arrivare nel 2030 a poco più di 22 milioni di passeggeri. È inutile continuare a parlare dello sviluppo di questo aeroporto se non si prendono iniziative concrete per eliminare almeno uno dei problemi sopra citati.

Nel contratto di programma 2011-2030 Sea prevedeva per il 2015:
26 Milioni di passeggeri: saranno poco più di 18.
482 Mila tonnellate di merce: saranno all'incirca 500.000
Per il 2030:
49 Milioni di passeggeri: ora sono già scesi a 30 e saranno ancora meno.

Le previsioni per il traffico merci sono state raggiunte e superate perché fortunatamente in questo settore Malpensa non ha ostacoli ed è quindi giusto che nel Nuovo Masterplan sia dato più spazio al settore merci che a quello passeggeri; ma non è contemplabile che nel Masterplan di un aeroporto gli unici investimenti previsti il traffico passeggeri siano nuovi raccordi e qualche via di rullaggio in più (che serviranno per velocizzare i decolli e gli atterraggi e permetteranno di aumentare i movimenti orari da 69 a 78 contro i 108 previsti con la 3ª pista) .
Avendo constato che Malpensa non crescerà più di tanto, è comunque obbligatorio stabilire una linea di sviluppo sostenibile a lungo termine senza doversi, magari, poi (difficilmente) trovarsi con un traffico oltre le aspettative e quel punto cosa si fa? Si costruisce una pista dall'oggi al domani? Non è assolutamente indispensabile ma come abbiamo visto le previsioni a lungo termine sono sempre sbagliate! È vero, è più probabile che queste lo siano in negativo e che ci si ritrovi ancora con meno traffico di quanto previsto ma è molto peggio trovarsi nella situazione contraria. Vogliamo fare la fine di esempi nostrani che avrebbero dovuto insegnarci qualcosa? No, bisogna avere un minimo di programmazione.

Per il 2018 è prevista la chiusura di Linate per lavori di rifacimento alla pista con conseguente trasferimento del traffico a Malpensa che secondo le previsioni di Sea arriverà a 21,8 Milioni di passeggeri (Linate 8,7). Alitalia sarà costretta a operare di nuovo a Malpensa (sempre se non sarà già fallita) come tutte le sue amiche che hanno lasciato Malpensa per Linate.

In merito alla fusione con la Sacbo Sea ha affermato che:"...I tempi adesso sono quelli degli azionisti che dovranno ragionare anche in termini di governance. Malpensa si rafforzera..."
L'ultima frase forse un po' campata in aria, Alitalia resterà a Linate, Ryanair a Orio e si beneficerà solo di qualche spostamento di alcuni vettori minori che non hanno interesse ad operare sull'uno o sull'altro scalo.



4 commenti:

  1. A fronte di tutto questo mi chiedo come Modiano abbia potuto dichiarare che l'anno prossimo i passeggeri intercontinentali torneranno a crescere a doppia cifra. Mah!

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  3. Nulla di nuovo, in SEA ormai si sente più parlare romano che milanese e la triade sotto Modiano è stata messa li per avallare il decreto Lupi e permettere i giochi di Alitalia & friends.
    Decidere se uno scalo sarà hub o no mi fa sorridere, semmai lo decide un vettore e di conseguenza il gestore dello scalo si adeguerà.
    A bilancio Modiano ad oggi non può portare un vettore basato con un programma sostenuto di voli, lasciamo stare vettori Low Cost o Charter presenti o futuri (Italian Airways per esempio), parlo di un vettore che si basi a Milano (Malpensa) con un piano a hub carrier.
    Lo stop ad Emirates sule V potrebbe poi portare qualche sorpresa inaspettata, a Roma pensano che senza Alitalia a MXP una nuova Lufthansa Italia non arriverà mai più, forse, ma io non ne sono così sicuro, anzi.
    Comunque sia di positivo c'è il fatto che alla fine la terza pista non è cancellata dato che i terreni vanno preservati e capisco che senza ad oggi uno sviluppo garantito realizzarla sarebbe un azzardo, nulla toglie che se le cose dovessero cambiare terza pista e satellite interpista salterebbero di nuovo fuori, i master plan sono fatti per essere cambiati.
    Linate ed Orio più di tanto non potranno aumentare il loro traffico quindi lo sviluppo sarà tutto su Malpensa, un vettore basato per colmare la voragine lasciata da Alitalia farà la vera differenza ed al 38 piano, in città, qualcuno sa.

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  4. Magra consolazione.Ammesso che il traffico cresca a ritmi decenti e di questo in Europa non ne sono molto convinto, in quanti anni potremo vedere il traffico previsto dal vecchio masterplan se da queste parti si fosse sviluppato solo malpensa, 30, 50, 100? Assurdo buttare al vento un'occasione del genere oltretutto nel più totale disinteresse della politica locale.

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